Ha lasciato gli arresti, ai quali era sottoposto da circa nove mesi – prima in carcere, poi ai domiciliari -, ed ora è all'obbligo di firma. E' la misura disposta dal Tribunale di Benevento, dinanzi al quale è a processo – il 4 maggio la prossima udienza – per Angelo Coppola (avvocati Francesco Contardo e Carmine Monaco), il 45enne di Scampitella imputato di omicidio stradale aggravato dall'uso di sostanze stupefacenti e dalla fuga, e di omissione di soccorso.
Le accuse sono relative al terribile incidente che nel luglio del 2020 era costato la vita a Salvatore Scognamiglio, 50 anni, di Ercolano, operaio, sposato e padre di tre figli: i suoi familiari, parti civili, sono rappresentati dall'avvocato Saverio Donizetti -per la compagnia assicurativa, responsabile civile, l'avvocato Italo Benigni-.
Il dramma si era consumato a Scampitella, in via Città di Contra, dove, secondo la ricostruzione degli inquirenti, il Cherokee condotto da Coppola aveva investito il malcapitato sotto gli occhi di tre colleghi che come lui stavano lavorando alla fibra ottica. Il 50enne era stato trascinato per alcuni metri e poi schiacciato contro un autocarro fermo sul ciglio della strada; infine, era finito in una scarpata al pari del Suv, che si era ribaltato. Inutile ogni soccorso.