"La trasformazione urbana della nostra città ha attratto l’attenzione di chi ha visto, in essa, significative opportunità per sviluppare il proprio interesse ed è stato anche invitato ad "arricchirsi". Ali per la Città ritiene sia ora venuto il tempo di sviluppare gli interessi di tutti i cittadini. Soprattutto di chi, con lo stipendio di un anno di lavoro, neppure acquista un metro quadro di grattacielo". Comincia così la nota a firma del gruppo civico salernitano.
"Non abbiamo più bisogno di progetti faraonici che nulla apportano alla qualità della vita. Chi vive nel disagio ha bisogno di lavoro, mobilità, assistenza, sicurezza, verde, giustizia, equità, e ha diritto di vedere tutelati i "beni comuni" della collettività. Beni di tutti, da utilizzare a beneficio di tutti. "Ali" ha proposto di assegnare alla città una missione sociale ed una missione economica come linee-guida di una progettualità idonea a trasformare un groviglio urbano in una vera comunità di anime, unite da uno stesso interesse, da uno stesso sentimento di appartenenza, da uno stesso ideale e da una stessa speranza. La città immaginata dal gruppo deve disporre di nuove regole amministrative e gestionali (la "città semplice"), di servizi efficienti ed innovativi (la "città attiva"), di programmi specifici per aree (la "città possibile") e di progetti coerenti e compatibili con le forze e le risorse disponibili (la "città concreta")", si legge nella nota stampa.
Non solo. "Una "città nuova" nelle menti e nei comportamenti, rispettosa del suo ambiente, della sua identità storica, della sua cultura, delle sue abilità e della sua umanità. Ma, soprattutto, una città nella quale siano soddisfatti i veri bisogni dei cittadini perchè possano vivere con dignità e sentire tutto l’orgoglio di esssere espressione di una realtà millenaria. Questo è il progetto che "Ali per la Città" propone a coloro che si offrono a ricoprire cariche politiche, se davvero sono interessati a rappresentare la comunità. Diversamente, lo dicano chiaro. E, prima. Sono i cittadini, oggi, a doversi arricchire", non altri".