Guardia Sanframondi

Novità ai vertici del Circolo Viticoltori. Ludovico Prete prende il posto di Giovanni De Blasio, alla guida del sodalizio guardiese, a poco meno di un mese dall’inizio di “Vinalia”, l’attesa rassegna enogastronomica giunta alla XXII edizione e in programma dal 4 al 10 agosto prossimi.

Prete sarà coadiuvato dai vicepresidenti Rosa Falluto e Giovanni Foschini e da un direttivo in via di definizione e formato da numerosi membri.

“Il mio auspicio – ha detto il neo presidente - è di continuare, sempre in misura maggiore, col ruolo educativo e d’informazione che deve avere il Circolo Viticoltori, nel non limitarsi alla sola organizzazione di Vinalia, che pur rappresenta il più potente, incisivo e consolidato momento di sviluppo dei prodotti del nostro territorio, ma adoperarsi con forza per dar voce alla categoria professionale economicamente più rilevante a Guardia, i vitivinicoltori. Per fare questo c’è bisogno del contributo, se non di tutti, di molti. Perché la politica delle istituzioni deve essere di ampio respiro e supportare gli eventi, ma la logica imprenditoriale e le vie di crescita socio-economica di una comunità devono essere delegate a ogni singolo imprenditore, a ogni singola realtà familiare.

“La mia logica di condivisione d’idee e partecipazione – ha aggiunto -  parte dal fatto che il circolo rappresenta tutti i viticoltori e, quindi, garantendo i giusti pesi alle realtà produttive locali, credo che tutte le cantine del territorio debbano, forse di diritto, essere componenti dell’associazione. A maggior ragione per il fatto che aver avuto la capacità imprenditoriale di andare oltre la semplice produzione di uva, rende loro interpreti dello storico messaggio che il circolo porta avanti nel verso di promuovere cultura”.  Inoltre, per il Presidente Prete “deve esserci la volontà di aprire alle diverse anime della realtà imprenditoriale agricola e fare in modo che le tradizionali divisioni e contrapposizioni che la nostra cittadina subisce da decenni, siano relegate a un brutto ricordo”.

“In tal senso – ha così concluso -, esorto tutti colori che vorranno avvicinarsi al nostro progetto di crescita del circolo, a prestarci le loro idee, le loro intelligenze. A permetterci di ripristinare strumenti come “Il Grappolo” o di crearne di nuovi sulla scia dell’evoluzione tecnologica e comunicativa, che ci consentano di creare una rete d’informazione e sensibilizzazione capillare. La presenza di tanti giovani, preparati culturalmente e imprenditorialmente, da un lato, rappresenta un pungolo per noi tutti di farci carico di tante responsabilità; dall’altro, ci fa sentire pronti per il raggiungimento dei nostri obiettivi”.

Redazione