Solo fino a qualche domenica fa, la rincorsa alla qualificazione alla prossima edizione della Champions League del Napoli era associata, in automatico, all'Atalanta. Tutti a fare calcoli sugli orobici mentre la Vecchia Signora arrancava. L'abitudine a vedere la Juventus sempre lì, a comandare la classifica e a collezionare scudetti, ha reso ciechi di fronte alle sempre più evidenti difficoltà dei bianconeri, emerse, però, con prepotenza dopo l'eliminazione dagli ottavi di finale della massima competizione europea, per mano del Porto: solo 4 punti nelle ultime 3 partite di campionato. Il poker di vittorie consecutive degli azzurri ha fatto il resto. E così, mercoledì, il recupero del match valido per la terza giornata di andata, in programma all'Allianz Stadium, con calcio d'inizio alle 18,45, è diventato una sorta di spareggio per l'accesso alla competizione continentale più ambita. Appaiate a quota 56 punti, Napoli e Juventus sono pronte a scendere in campo per chiudere il cerchio della partita infinita, scandita dalla sconfitta a tavolino dei partenopei, cancellata dal Collegio di Garanzia del Coni, e dalla data ballerina per la disputa del match. Con i suoi gioielli a disposizione, Gattuso può sorridere e fregarsi le mani ambendo a uno sgambetto che, mai come ora, non appare una missione impossibile. Il progetto Pirlo scricchiola mentre il collega campione del mondo e prossimo avversario lascerà la panchina a fine stagione, sì, ma per siua scelta. La parola sta per tornare al campo per il big match più atteso e inaspettatamente decisivo.
Napoli, la sfida infinita che ora può valere la Champions
La rincorsa all'Atalanta a ritmo spedito e ora è il big match con la Juventus a essere decisivo
Marco Festa