Sono 21.932 i nuovi casi di Coronavirus in Italia (ieri 23.649) a fronte di 331.154 tamponi effettuati, determinando un tasso di positivita' del 6,62%. E' quanto riporta il bollettino del ministero della Salute. I decessi sono stati 481 nelle ultime 24 ore, in calo rispetto ai 501 registrati ieri.
I guariti sono 19.620 e gli attuali positivi salgono a 565.295 (1.816 in piu' rispetto a ieri). I ricoverati nei reparti ordinari sono 28.704, 245 in meno rispetto a ieri. Le terapie intensive sono a 3.704 ricoverati (+23 unita') con 232 nuovi ingressi. In isolamento domiciliare sono 532.887 persone. La regione con il maggior numero di casi e' la Lombardia (3.941), seguita da Campania (2.057) e Puglia (2.044).
Per la seconda settimana consecutiva l'incidenza diminuisce leggermente rispetto alla settimana precedente. L'incidenza, comunque, resta elevata e ancora lontana da livelli (50 per 100.000) che permetterebbero il completo ripristino sull'intero territorio nazionale dell'identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti. E' quanro emerge dal report settimanale della Cabina di Regia sul Covid-19.
Nel periodo 10 - 23 marzo 2021, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici e' stato pari a 0,98 (range 0,87- 1,11), in diminuzione rispetto alla settimana precedente e appena sotto l'uno.
Complessivamente il rischio epidemico si mantiene a livelli elevati con sei Regioni (Calabria, Emilia-Romagna, Liguria, Puglia, Toscana e Veneto) che hanno un livello di rischio alto secondo il DM del 30 Aprile 2020. Tredici Regioni/PPAA hanno una classificazione di rischio moderato (di cui sette ad alta probabilita' di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e una Regione (Basilicata) e una Provincia Autonoma (Bolzano) che hanno una classificazione di rischio basso. Undici Regioni/Province Autonome hanno un Rt puntuale maggiore di uno.
Tra queste, due Regioni (Campania e Valle d'Aosta) hanno una trasmissibilita' compatibile con uno scenario di tipo 3. Sei Regioni hanno una trasmissibilita' compatibile con uno scenario di tipo 2. Le altre Regioni/Province Autonome hanno una trasmissibilita' compatibile con uno scenario di tipo uno.
Rimane alto il numero di Regioni/Province Autonome che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica (14 Regioni/Province Autonome vs 12 della settimana precedente). Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale e' complessivamente in aumento e sopra la soglia critica (41% vs 39% della scorsa settimana). Il numero di persone ricoverate in terapia intensiva e' ancora in aumento da 3.546 (23/03/2021) a 3.716 (30/03/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale e' anche in aumento e sopra la soglia critica (44%) con un aumento nel numero di persone ricoverate in queste aree: da 28.428 (23/03/2021) a 29.231 (30/03/2021).
Undici Regioni/Province Autonome hanno riportato allerte di resilienza. Quattro di queste (Calabria, Emilia-Romagna, Puglia e Veneto) riportano molteplici allerte di resilienza.
In diminuzione il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (49.186 vs 53.837 la settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l'attivita' di tracciamento dei contatti e' in aumento (34,4% vs 33,8% la scorsa settimana).
E', invece, in diminuzione il numero di casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (41,5% vs 42,2%). Infine, il 24,1% e' stato diagnosticato attraverso attivita' di screening.
"L'incidenza ancora troppo elevata ed il forte sovraccarico dei servizi ospedalieri non consentono una riduzione delle attuali misure di restrizione", sottolinea la Cabina di Regia, che prosegue: "Si ribadisce, anche alla luce della ormai ampia diffusione di alcune varianti virali a maggiore trasmissibilita' la necessita' di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone e della mobilita'. E' fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il piu' possibile. Si ricorda che e' obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie predisposte relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine. Si ribadisce la necessita' di rispettare le misure raccomandate dalle autorita' sanitarie compresi i provvedimenti quarantenari dei contatti stretti dei casi accertati e di isolamento dei casi stessi". (Italpress)