Benevento

Si torna a gareggiare. La piscina di Riccione riapre le porte ai Campionati Italiani Assoluti. Lo fa dopo un anno di stop che ha allungato anche la corsa di tanti atleti verso il sogno Olimpico. Tra loro c’è anche Stefania Pirozzi, che dodici mesi fa aveva visto svanire una grande mole di lavoro quando credeva di poter conquistare una storica terza qualificazione.

La pandemia ha cancellato quasi tutto ma non la voglia di riprovarci. Ecco perché la sannita ha scelto Verona dove con Federica Pellegrini ha preparato questo evento. L’avvicinamento non è stato proprio ideale, perché tra ottobre e novembre è arrivato un altro lungo stop causa covid. Ma anche questa difficoltà è stata superata con orgoglio e grinta.

A Riccione ci sono tre obiettivi per cui nuotare: provare a salire sul podio, strappare la qualificazione agli Europei di Budapest e poi c’è il sogno Olimpico da continuare ad inseguire. Per quest’ultimo è tutto più complicato ma certamente non impossibile. La portacolori delle Fiamme Oro e del Circolo Canottieri Napoli ci proverà giovedì (finale alle 18:40) nei 200 farfalla e venerdì nella stessa distanza dello stile libero. Gara attesissime dove la concorrenza non mancherà. In quella che dal 2013 è la sua specialità, la sanita dovrà tenere d’occhio la storica avversaria Alessia Polieri, Ilaria Bianchi che è iscritta anche nella doppia distanza, Anna Pirovano e Ilaria Cusinato. Avversarie importanti per una corsa al titolo italiano che si annuncia incandescente. Per volare a Tokyo, invece, servirà nuotare 2:07.5, crono importante e non semplice da realizzare.

Venerdì (alle 17:55) appuntamento con la finale dei 200 stile libero dove il pronostico per il titolo è chiuso dalla presenza di Federica Pellegrini, che proverà a nuotare il tempo per le Olimpiadi di 1:56.9, mentre dietro ci sarà spazio per la bagarre con Panziera, Biagioli, Caponi e Pirozzi. La sannita punta molto su questa gara avendola preparata a Verona con la Pellegrini e Matteo Giunta. Nelle ore precedenti all’arrivo a Riccione è parsa molto serena. “In questi eventi dove c’è in ballo qualcosa di importante conta tanto l’esperienza e punterò molto su questa dote acquisita nel corso della carriera. Dopo il collegiale che abbiamo fatto in altura sui Pirenei penso di aver recuperato abbastanza bene, ma la risposta definitiva arriverà solo dal cronometro a fine gara”.

Dieci anni di grandi competizioni internazionali sono un buon punto di partenza per puntare all’obiettivo minimo di volare agli Europei di Budapest anche con la 4x200. Per farlo sarà necessario arrivare in finale e finire tra le prime quattro. Poi se arriverà qualcosa in più ci sarà solo da festeggiare, ma la stagione resta lunghissima con i campionati continentali a maggio e il Sette Colli di Roma a giugno.