L'ordinanza numero 12 firmata oggi dal governatore De Luca conferma infine "le misure disposte con le ordinanze regionali n. 7 del 10 marzo 2021, n.8 dell'11 marzo, n.9 del 15 marzo 2021, n. 10 del 21 marzo 2021, n.11 del 25 marzo 2021».

Viene anche fatta raccomandazione alle diocesi della Campania e ai cittadini «di assicurare, nello svolgimento delle funzioni religiose, il puntuale rispetto dei protocolli e misure di sicurezza vigenti, al fine di evitare i rischi di contagio derivanti dal contatto, diretto o indiretto, tra le persone, anche alla luce della maggiore trasmissibilità dei contagi connessi alla diffusa circolazione di varianti del virus sul territorio regionale». 

Vietato l'accesso alla frazione di Madonna dell'Arco del comune di Sant'Anastasia (Napoli) nei giorni 3, 4 e 5 aprile 2021 «salvo che per comprovate esigenze di lavoro o di urgente necessità, nei limiti strettamente indispensabili». È quanto stabilito da un'ordinanza firmata dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca contenente «disposizioni di prevenzione sanitaria in vista delle festività pasquali».

Il Santuario della Madonna dell'Arco è meta della tradizionale processione "dei fujenti" nel giorno di Pasquetta. L'ordinanza vieta inoltre «agli esercenti del servizio di trasporto pubblico locale, anche non di linea, di effettuare fermate all'interno del territorio di detta frazione ed è disposta la chiusura delle strade di accesso alla frazione medesima, come individuate dal Comune, sentita la Prefettura competente».

Spostamenti in entrata e in uscita dalla Campania vietati, mentre nei giorni 3, 4 e 5 aprile «è consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno, in un arco temporale compreso tra le 5 e le 22, nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la responsabilità genitoriale e alle persone con disabilità o non autosufficienti conviventi».

«Resta vietato - si legge nell'ordinanza - ogni spostamento in entrata e in uscita dal territorio regionale nonché all'interno del medesimo territorio, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute». È consentito invece «il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza abituale».