Benevento

La mossa di Raffaele Del Vecchio ha avuto una discreta eco negli ambienti della politica beneventana. Sì, perché fino all'ora di pranzo di una mite Domenica delle Palme era considerato scontato il sostegno a Mastella di “Essere democratici”, componente dem in rottura con la segreteria provinciale del Pd: una lista “deluchiana” a dar voti al sindaco uscente e anche a toglierli a una coalizione di centrosinistra con al centro Pd – M5S. 
E invece la nota di Del Vecchio va in tutt'altra direzione: «Se si fa la coalizione sul modello De Luca, bene, ci siamo: altrimenti non facciamo la stampella a Mastella» in sintesi. 
Come interpretarla? I mastelliani hanno mostrato di far buon viso a cattivo gioco: con Ucci segretario cittadino di Noi Campani che ha rilanciato la nota dell'esponente dem come un appello ulteriore a ricreare quella coalizione sul modello Regionali. 
Pare difficile, tuttavia: la coalizione sul modello delle regionali a Benevento non è nelle cose a meno di capovolgimenti che a questo punto avrebbero del clamoroso, e questo Del Vecchio e i suoi lo hanno capito bene e dunque un appoggio a Mastella dopo una nota di quel tenore e senza la coalizione de quo sarebbe francamente incomprensibile. 
Vieppiù che le condizioni nel Pd sono cambiate: c'è un nuovo segretario, ci sono inevitabilmente nuovi equilibri anche a livello regionale, diverse priorità anche. 


Solo ieri Francesco Boccia, responsabile autonomie territoriali del Pd di Letta, dichiarava apertamente che sulle alleanze decidono i territori, e che in ogni caso la via maestra sarà quella dell'alleanza con il Movimento Cinque Stelle. Alleanza che nel Sannio è già fatta, ma bisognerà vedere anche a cosa accadrà a Napoli. 
E dunque gli interrogativi che si pongono sono diversi: l'orientamento di Del Vecchio corrisponde anche a quello dei compagni di partito e di corrente, Cosimo Lepore e Francesco De Piero, capogruppo in consiglio comunale?


Saranno in ogni caso della partita comunali 2021? Nel caso, le porte della segreteria provinciale dem e dunque delle liste ufficiali del Pd sarebbero sbarrate, viene assicurato. Magari non avrebbe la stessa sorte un eventuale percorso in coalizione in liste diverse però, specie se la coalizione fosse guidata da Luigi Diego Perifano. 


Si vocifera anche di un'ipotesi che tuttavia appare decisamente fantasiosa: di un'avventura in solitaria, con un paio di liste a sostegno e magari un apparentamento al secondo turno in caso di ballottaggio. Decisamente poco probabile al momento. 
Quanto alla coalizione di centrosinistra, ieri a Ottochannel è intervenuto anche Pasquale Basile, segretario politico di Civico 22: «Modelli di governo calati dall'alto sono sbagliati. Noi crediamo sia necessario l'approccio che stiamo provando a dare, partendo dal confronto sulle idee che fanno da collante. Il collante è la visione di cambiamento della città, il resto sono fusioni a freddo».