Benevento

“In un momento storico particolarmente complicato come quello pandemico che stiamo vivendo, un'amministrazione comunale seria avrebbe dovuto valutare attentamente la necessità e l'opportunità di realizzare un evento culturale, peraltro in un luogo chiuso come l'Auditorium Sant'Agostino”. Così in una nota undici consiglieri comunali si scagliano contro la decisione del Comune di ospitare la Rai in città per il concerto di Pasqua. A firmare il documento i consiglieri Delia Delli Carri, Italo Di Dio, Marianna Farese, Floriana Fioretti, Mimmo Franzese, Anna Maria Mollica, Luca Paglia, Antonio Puzio, Angela Russo, Vincenzo Sguera, Marialetizia Varricchio.
“Ci saremmo aspettati maggiore sensibilità, attenzione e rispetto verso chi oggi, da circa un anno, ha un'attività chiusa e non riesce a sbarcare il lunario; è in difficoltà economiche e non sa come uscirne; è privato della propria spensieratezza come i giovani e verso chi oggi lotta per la vita contro il Covid in ospedale.

Era necessario – chiedono gli 11 firmatari - investire 15mila euro sottratti alle casse comunali per un concerto di Pasqua riservato alla casta, invece di dare un contributo economico alle categorie produttive più svantaggiate e messe in ginocchio dalla crisi causata da questa pandemia?”.

Non solo una questione di impiego di soldi pubblici, ma anche di sicurezza: “Tra restrizioni, privazioni e continue richieste di osservanza rigorosa delle norme di sicurezza, anche attraverso (patetiche) telefonate insistenti e (ridicoli) post a raffica sui social, piuttosto che dare il buon esempio, le principali cariche istituzionali, per smania di protagonismo, non si sono sottratte a eventi mondani in spregio ai sacrifici cui si stanno sottoponendo i cittadini. Chi ha organizzato tale evento dovrebbe semplicemente dimettersi perché non è degno di rappresentare i cittadini beneventani!”.