Attesi per oggi i dati del monitoraggio che stabiliranno i nuovi colori delle regioni in base alla curva dei contagi. Da sabato 3 aprile tutta Italia tornerà rossa fino a Pasquetta. Oggi è in programma anche la cabina di regia convocata dal premier Mario Draghi, dove sul tavolo c'è il nuovo decreto legge. Le incognite restano quelle delle scuole, il ritorno ai colori tradizionali (compreso il giallo) e lo spostamento tra regioni. 

I numeri dei contagi sono sempre drammatici e condizionano le ipotesi delle riaperture dopo le festività pasquali. Il decreto legge con le nuove misure da adottare dovrebbe arrivare in Consiglio dei ministri nei primi giorni della prossima settimana. In ballo ci sono il ritorno a scuola, che il premier e alcuni ministri vorrebbero anche in zona rossa, il ripristino del sistema originario dei colori, con le decisioni sugli spostamenti tra regioni e sulle attività produttive. Una strategia per le prossime settimane che vede confrontarsi linee molto diverse all'interno dell'esecutivo di Draghi. Guarda più lontano il presidente Sergio Mattarella, secondo cui "ci attende un periodo di ricostruzione, impegnativo ma ricco di opportunità per ripensare i modelli di sviluppo su cui si fondano le nostre società e renderli più sostenibili e dinamici".

Il premier intende anche questa volta, nelle decisioni sulle misure anti contagio, farsi guidare dalle indicazioni della scienza e dunque dai dati epidemiologici. La speranza per ora è che nei 12 giorni che mancano al 6 aprile la curva dei contagi inizi a diminuire, ma dopo qualche timido segnale incoraggiante negli ultimi giorni, ieri ci sono stati quasi mille morti e 45 mila positivi. Segnali che uniti alla lentezza della campagna vaccinale potrebbero alimentare gli argomenti dei ministri "rigoristi". L'ipotesi che prevale tra i ministri più prudenti è quella di prolungare le restrizioni attuali oltre Pasqua.