Annullata dalla Cassazione, con rinvio dinanzi ad una diversa sezione della Corte di appello, la sentenza a carico delle nove persone che nel settembre del 2019 erano state condannate in secondo grado dopo essere state chiamate in causa da un'indagine antiusura condotta nel 2008 in Valle Telesina dai carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Cerreto Sannita.
Queste, in particolare, le pene che erano state stabilite: 7 anni ad Antonio Biondillo (avvocati Claudio Sgambato e Alberto Martucci), 58 anni, di San Felice a Cancello; 4 anni a Sergio Ferretti, 48 anni, di Telese Terme; 4 anni e 6 mesi a Michele Sicignano, 65 anni, di Scafati – per entrambi l'avvocato Giuseppe Maturo (per Sicignano con l'avvocato Guido Principe)-; 3 anni e 6 mesi ad Emilio Di Mezza (avvocati Saverio Campana Claudia Simeoli), 63 anni, di Telese; 3 anni a Gaetano Cutillo (avvocati Angelo Leone e Vincenzo Gallo), 71 anni, di Telese; 3 anni a Filippo D'Alterio (avvocato Ettore Marcarelli), 70 anni, di Amorosi; 3 anni e 9 mesi a Giuseppina Salvatore (avvocato Mario Cerbo), 43 anni, di Caiazzo; 4 anni e 11 mesi ad Antonio Del Vecchio (avvocati Fabio Santaniello e Antonio Del Vecchio), 65 anni, di Telese; 2 anni a Francesco Migliore (avvocato Vittorio Fucci), 47 anni, di Airola.
Per le parti civili – otto privati e l'associazione Alilacco – gli avvocati Massimiliano Micco, Roberto Sgueglia, Aldo Minauro, Andrea Di Croce, Pellegrino Cavuoto.
La sentenza di primo grado era stata pronunciata nel settembre del 2014 dal Tribunale di Benevento, che aveva deciso dodici condanne e tre assoluzioni. In appello, poi, alcune pene erano state rideterminate, le altre confermate.