Portici

Ha risuonato la notizia di una nuova coalizione politica volta al cambiamento della città della Reggia. Si tratta di 7 liste, tra cui il Movimento 5 Stelle, Liberi Uguali, la Sinistra Italiana, i Verdi, Dema, Psi e Centro Democratico.

L'obiettivo è quello di creare una forza politica che possa, tra un anno, riuscire a guidare Portici mettendo in campo idee che possano arginare il fallimento politico degli ultimi quattro anni. “Parliamo di una città piccola ma ad alta densità abitativa, con tanti problemi legati soprattutto alla viabilità. Per questo motivo occorre progettare nuove strategie. Dobbiamo ragionare in termini di sprechi e di opere pubbliche abbandonate, come ad esempio il mercato coperto – spiega Alessandro Caramiello (Movimento 5 Stelle) -. Dobbiamo ragione diversamente, puntando a istituire dei parcheggi periferici per alleggerire il traffico cittadino. L'obiettivo è dunque quello di una smart city, riprendendo il concetto del Bike Sharing ma con una politica sostenibile, intesa come trasporti ecologici; rimozione delle strisce blu, internalizzazione dei servizi e riorganizzazione delle risorse”.

L'obiettivo è quello di riuscire a recuperare risorse economiche e strutturali a Portici, soprattutto per arginare gli sprechi dell’amministrazione comunale: “Dobbiamo spostare la sede della Leucopetra dal territorio di Ercolano, parliamo di una sede di proprietà di un privato a cui versiamo 190 mila euro l’anno – prosegue -. Superata questa pandemia dobbiamo cercare di reperire fondi e riuscire a sfruttare le tante strutture abbandonate in città. Inoltre – prosegue Alessandro Caramiello, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle – è importante riuscire ad eliminare la politica delle esternalizzazioni: la Leucopetra, partecipata del Comune di Portici al 99%, il quale statuto prevede una serie di servizi che oggi diamo in appalto esternamente, con un aggravio di costi nei confronti dei cittadini”.

Dunque, proprio come ribadito durante gli ultimi consigli comunali a Portici, l’obiettivo dell’opposizione è quello di riuscire a reperire fondi che il Comune spreca per reinvestire in servizi per la comunità. Soprattutto in termini di viabilità e sostenibilità, due temi che continuano a presentare numerose falle, sia in termini di traffico sia per essenza di trasporto pubblico ecologico.

“Un altro importante passo - aggiunge Caramiello - è l’attivazione dei progetti di pubblica utilità: i percettori del reddito di cittadinanza potrebbero essere indirizzati verso la pulizia di giardini, parchi, spiagge, digitalizzare gli archivi comunali”.