Le parole del premier Draghi: 

"Le comunicazioni alle Camere consentono un pieno coinvolgimento del Parlamento. Si tratta di un passaggio importante e prima di tutto vorrei esprimere forte soddisfazione per la partecipazione del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden a un segmento del Consiglio, presenza che conferma la volontà di imprimere un forte slancio alle relazioni con l'Unione Europea".

COVID-19 - "A un anno di distanza dobbiamo fare tutto il possibile per la soluzione della crisi. Sappiamo come farlo, abbiamo 4 vaccini sicuri e efficaci, ad aprile arriva anche Johnson & Johnson. L'obiettivo è quello di vaccinare quante più persone possibile nel più breve tempo possibile. Siamo già all'opera per compensare il ritardo di questi mesi. L'accelerazione della campagna vaccinale è già visibile nei dati: nelle prime tre settimane di marzo la media delle somministrazioni è stata pari a 170mila dosi al giorno, più del doppio della media dei due mesi precedenti. Il nostro obiettivo è portare il ritmo a mezzo milione al giorno.  

Le differenze tra le Regioni nella somministrazioni delle dosi sono difficili da accettare. Le Regioni seguano le priorità del piano nazionale. Si parla molto di autonomia strategica, in riferimento alla sicurezza e al mercato unico, ma la prima autonomia strategica è quella dei vaccini, oggi. Mentre stiamo vaccinando è bene cominciare a pianificare le aperture. Noi stiamo guardando attentamente i dati sui contagi, ma se la situazione epidemiologica lo consentirà la scuola aprirà in primis, anche nelle zone rosse".

Il premier continua: "Il governo intende assicurare la massima trasparenza sui vaccini e e renderà pubblici i dati sul sito della presidenza del consiglio. Dobbiamo chiedere alle case farmaceutiche il pieno rispetto degli impegni, in sede europea. Dobbiamo ricostruire una filiera che non sia vulnerabile agli choc e alle decisioni che avvengono all'esterno. Finora Covax ha assicurato quasi 30 milioni di dosi, il nostro auspicio è renedere sempre più efficace questo meccanismo. Sulla campagna vaccinale è necessario rafforzare la credibilità dell'Ue".

DIGITALE - "Lo sviluppo del settore digitale non può prescindere da un'equa distribuzione dei loro proventi: un accordo su una soluzione globale e consensuale sulla tassazione digitale è possibile entro metà 2021 nell'ambito dell'Ocse. È possibile grazie a nuova collaborazione con gli Usa e intendiamo impegnarci. Si vede la disponibilità dell'amministrazione Usa che invece in passato aveva mostrato chiusura sulla possibilità di una tassa digitale. In Italia il programma Next Generation Ue offre un'enorme possibilità, il 20% dei fondi riguarda proprio la trasformazione digitale, ma lo sviluppo di questi settori non può prescindere dall'equa distribuzione dei proventi".