La Banca centrale europea (BCE) ha annunciato che i contributi totali a carico delle banche per 2020 ammontano a 514,3 milioni di euro. I costi di vigilanza complessivi si sono attestati a 535,3 milioni di euro lo scorso anno, registrando un aumento molto contenuto dello 0,3% rispetto al 2019. A seguito delle rettifiche per il risultato positivo di 22 milioni di euro del 2019 e per un importo di 1 milione di euro a titolo di rimborsi alle singole banche, la BCE richiederà ai soggetti vigilati contributi pari a 514,3 milioni di euro.
In esito alla revisione condotta nel 2019, la BCE ha introdotto la fatturazione ex post, per cui i contributi saranno addebitati alle banche in base ai costi effettivi sostenuti e non a quelli stimati. I singoli contributi per il 2020 saranno riscossi nel secondo trimestre del 2021.
Le banche vigilate direttamente dalla BCE contribuiranno per 476,5 milioni di euro mentre quelle sottoposte alla sua vigilanza indiretta per 37,8 milioni.
I costi delle attività di vigilanza inizialmente stimati dalla BCE per il 2020 ammontavano a 603,7 milioni di euro, superiori del 12% rispetto al 2019. Tuttavia, a seguito della pandemia di coronavirus (COVID-19), i livelli di priorità delle attività sono stati significativamente ridefiniti; sono state ad esempio ridotte le visite periodiche presso le banche e le ispezioni in loco, ed è stata posticipata la prova di stress 2020 a livello di UE coordinata dall'Autorità bancaria europea (ABE). Le spese per l'anno in questione sono state pertanto inferiori alle aspettative.

Fonte e foto: Italpress