Due ali di calciatori, un silenzio assordante rotto da spontanei, fragorosi, e commossi applausi. Il vice presidente della Cavese, Giovanni Di Mauro, accompagnato dal tecnico Salvatore Campilongo, ha deposto un mazzo di fiori sulla panchina della Cavese su cui, dallo scorso martedì, c'è un vuoto immenso. Quello lasciato da Antonio Vanacore, vice allenatore dei blufoncé, scomparso a soli 45 anni in seguito a complicazioni determinate dal maledetto Covid-19. Momenti da brividi, con il volto di Campilongo, segnato dal dolore, a sintetizzare più di mille parole il dramma vissuto dal club metelliano. Domenica, alle 17,30, il ritorno in campo dopo il rinvio per lutto del match infrasettimanale con il Catanzaro. La Cavese sarà di scena al “Pinto”, contro la Casertana. Oggi seduta di allenamento in un clima surreale. Gli aquilotti sono ultimi in classifica nel girone C di Serie C in una stagione iniziata male e proseguita peggio, nel segno del virus che ha tormentato a più riprese il “gruppo squadra”, fino al tragico epilogo di pochi giorni fa, al culmine di un focolaio spaventoso che non ha risparmiato praticamente nessuno tra i tesserati, che vanno via via negativizzandosi. “Dobbiamo salvarci per onorare la sua memoria” ha dichiarato, commosso, in conferenza stampa, Campilongo, ricordando il suo compagno di mille battaglie ed ex compagno di squadra ai tempi della Puteolana.
Cavese, lacrime e applausi: lo straziante ricordo di Vanacore
Mazzo di fiori deposto in panchina dal vice presidente Di Mauro alla presenza della squadra
Marco Festa
Video: pagina facebook Cavese Calcio 1919