Il blocco dei licenziamenti "era una posizione che avevamo sollecitato, cioè differenziare fra chi aveva gli strumenti di Cig ordinaria e chi non li aveva. E' un finto problema: fino a giugno è comprensibile, poi bisognerà partire con una strada selettiva. Sulla cassa integrazione siamo contributori netti per 2,4 miliardi, quindi dobbiamo avere la possibilità di operare in un mercato ordinario che non vuol dire licenziare, ma avere la possibilità di potere usare la Cig per altre 52 settimane. Piuttosto noi chiediamo gli strumenti necessari per potere assumere".

Così il presidente di Confindustria Aldo Bonomi, ospite a RaiNews24. Per Bonomi, inoltre, è necessario "abbassare il limite del contratto di espansione per favorire il ricambio generazionale, agganciare a questo contratto il bonus giovani e donne e bloccare gli effetti del Dl dignità, almeno fino al tardo autunno per consentire ai settori che potranno assumere un minimo di flessibilità, con contratti a tempo determinato".

Quanto al Dl Sostegno per il leader degli industriali "in parte sì ha raccolto le nostre richieste, come il superamento della logica dei codici Ateco che comprometteva interventi a sostegno di tutta la filiera. Credo che però si debba superare il limite del fatturato, perchè lascia fuori molte imprese dalla possibilità di avere un sostegno e si debba intervenire in altri modi, non prendendo in considerazione il fatturato come riferimento, ma come hanno fatto in Europa, intervenire sui costi fissi". (Italpress)