Avellino

Era stato ricoverato in condizioni disperate nel reparto di rianimazione dell'ospedale Moscati di Avellino Angelo Frieri, a seguito di un arresto cardiaco avvenuto nella serata di lunedì. La corsa velocissima al pronto soccorso, elettroencefalogramma piatto, un delicato intervento e mai nessun segnale di ripresa purtroppo.

Direttore sanitario dei due ospedali Frangipane e Criscuoli di Ariano Irpino e Sant'Angelo dei Lombardi, persona umile, garbata e cordiale con tutti. Un combattente nel suo lavoro, si era speso in due, tra non poche difficoltà e ritmi massacranti pur di garantire al meglio il funzionamento della sanità nelle due strutture strategiche irpine, collocate nel cuore delle aree interne.

Ad Ariano aveva preso in mano le redini della situazione sin dal marzo scorso, esattamente un anno fa, proprio nella fase più acuta della pandemia subentrando al dimissionario Gennaro Bellizzi, manifestando sempre fiducia e ottimismo.

Tantissime le attestazioni di affetto e solidarietà a partire dal direttore generale dell'Asl di Avellino Maria Morgante con cui Frieri ha lavorato a braccetto, in maniera instancabile, in un anno davvero difficile, soprattutto negli ultimi mesi a causa della recrudescenza del virus che aveva di nuovo mandato in sofferenza la struttura da lui diretta. Ma non si era mai scoraggiato e con quel suo carattere sempre mite e pacifico aveva cercato sempre di allontanare polemiche e discordie, lavorando per il bene comune. La sua era una missione che ha saputo svolgere con grande coraggio, dignità e amore. Non era amante del chiacchiereccio. Un grande uomo, prima di essere medico. Massima collaborazione con il mondo esterno, amministratori, associazioni di volontariato, imprenditori e cittadini.

La speranza solitamente è sempre l'ultimo sentimento che si spegne e tiene però acceso gli altri. Stavolta c'è chi ha voluto spegnerla a dispetto dell'antico adagio della logica del buon senso e solo per mera speculazione mediatica ha quasi gareggiato in sciacallaggio calpestando la dignità, e quella di una vita in bilico. Non ci sono attenuanti generiche per chi ha operato contro ogni morale, solo per un cinico e macabro gusto di dare per primo la ferale notizia da giorni sui social attraverso post e messaggi fino ad arrecare ulteriore dolore ai familiari e agli amici più stretti.

E’ profondamente scossa Maria Morgante per l’inaspettata triste sorte di Angelo Frieri: “E’ tutto così assurdo”. Non ce la fa ad aggiungere altro in questo momento di grande dolore. 

Ha la voce rotta dalla commozione il direttore del distretto sanitario di Ariano Irpino Antonio Mainiero: "Se ne va una gran bella persona e un caro amico. Abbiamo avuto modo di condividere spesso idee e pensieri comuni. Una unità di intenti, convergenza e concordia su tante questioni. Ero davvero molto legato ed avevo per lui una grande stima. È una scomparsa che mi addolora profondamente." I familiari hanno autorizzato l’espianto degli organi per tenere fede alla sua volontà. E a Sant'Angelo dei Lombardi vi è già il desiderio di intitolare l'ospedale alla sua memoria da parte dell'Asl. 

Il destino è un intreccio di coincidenze. Quello toccato ad Angelo Frieri, medico per eccellenza, è davvero singolare. Ha passato una vita in trincea e l'ultimo anno sul fronte pandemico e si è spento proprio nella giornata nazionale istituita in ricordo delle vittime del Covid. Un accostamento da brividi per chi crede nelle congiunture della sorte. Una vita spesa per la salute degli altri mentre la sua è finita senza una carezza e un abbraccio in una asettica sala di rianimazione