"Massimo impegno da parte di tutti per scongiurare la chiusura del gruppo Maccaferri." Lo scrive il sindaco di Bellizzi Mimmo Volpe, al fianco dei lavoratori dopo l’annuncio da parte della proprietà di voler chiudere l’opificio. Istituzioni e parlamentari riuniti, questa mattina, davanti alla Maccaferri in attesa che si avvii, da remoto, l'assemblea aperta a sindacati e lavoratori. All’incontro hanno preso parte anche i deputati Piero De Luca e Anna Bilotti, il consigliere regionale, Andrea Volpe e diversi sindacalisti. Un'assemblea per dire no alla chiusura dello stabilimento e per chiedere di convocare urgentemente un tavolo nazionale con il ministro Giorgetti per dare una risposta ai lavoratori. Richiesta condivisa anche dal consigliere regionale, Andrea Volpe che, pochi giorni fa, aveva dichiarato: "La notizia della chiusura dello stabilimento Officine Maccaferri di Bellizzi è una notizia terribile. Da oltre un anno era stata avviata una fitta interlocuzione con la proprietà allo scopo di capire quali fossero i piani futuri, da oltre un anno i lavoratori lamentavano la totale mancanza di risposte e prospettive. Occorre fare finalmente chiarezza su questa vicenda, insieme e con l’unico obiettivo di tutelare i lavoratori e le loro famiglie. Insieme all’assessore regionale alle attività produttive Antonio Marchiello e alle organizzazioni sindacali ci faremo promotori dell’attivazione di un tavolo di concertazione presso il Ministero competente. È il tempo delle risposte, delle responsabilità e del rispetto dei lavoratori."
Anche il deputato Piero De Luca ha incontrato, questa mattina, i lavoratori riuniuti in assemblea permanente: "I vertici aziendali hanno annunciato la cessazione delle attività, senza dare alcun preavviso, senza fornire alcuna motivazione chiara e senza nessun percorso di tutela dei lavoratori. - He dichiarato alla fine dell'incontro - Si tratta di una decisione inaccettabile che va scongiurata a tutti i costi perché provocherebbe un danno occupazionale irreparabile e disastroso.
Nelle prossime ore chiederò ufficialmente l’istituzione di un tavolo di crisi per avviare un confronto con le parti interessate, presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Faremo di tutto per evitare licenziamenti e trovare una soluzione che preservi questa importante realtà industriale del nostro territorio."