A febbraio 2021 i prestiti a imprese e famiglie sono aumentati del 5,1% rispetto a un anno fa. Lo rende noto l'Abi nel rapporto mensile, che contiene le stime basate sui dati pubblicati dalla Banca d'Italia, relativi ai finanziamenti a imprese e famiglie (calcolati includendo i prestiti cartolarizzati e al netto delle variazioni delle consistenze non connesse con transazioni, ad esempio, variazioni dovute a fluttuazioni del cambio, ad aggiustamenti di valore o a riclassificazioni).
A gennaio 2021, per i prestiti alle imprese si registra un aumento del 7,2% su base annua. L'aumento è del 2,2% per i prestiti alle famiglie.
A febbraio 2021 i tassi di interesse sulle operazioni di finanziamento si mantengono su livelli particolarmente bassi, sui minimi storici, e registrano queste dinamiche: il tasso medio sul totale dei prestiti è sceso al 2,24% (2,26% il mese precedente e 6,18% prima della crisi, a fine 2007); il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è l'1,30% (1,27% a gennaio 2021, 5,72% a fine 2007); il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è l'1,10% (1,18% il mese precedente; 5,48% a fine 2007).
Le sofferenze nette (cioè al netto delle svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse) a gennaio 2021 scendono sotto i 20 miliardi e sono pari a 19,9 miliardi di euro (livello minimo da giugno 2009), in riduzione rispetto ai 20,9 miliardi di dicembre 2020 e ai 26,3 miliardi di gennaio 2020 (-6,5 miliardi pari a -24,6%) e ai 33,5 miliardi di gennaio 2019 (-13,7 miliardi pari a -40,7%).
Rispetto al livello massimo delle sofferenze nette, raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi), la riduzione è di circa 69 miliardi (pari a -77,6%).

Fonte e foto: Italpress