Il peso del covid sul cancro. La carenza di controlli e la paura ha scatenato, in questi mesi, una drammatica riduzione della prevenzione soprattutto per le donne che si ammalano di carcinoma al seno.
“La paura del contagio da coronavirus frena la prevenzione dei tumori - racconta Stefania Sannazzaro, 48 anni di Solofra, che ha scoperto di essersi ammalata di tumore al seno, nell’anno drammatico della pandemia, dopo aver superato il Covid -". Una drastica riduzione delle attività dei screening e attività di prevenzione, nei fatti, rischia di far aumentare drasticamente il numero delle diagnosi di tumori in stato avanzato.
"Non c’è solo il Covid-19 - spiega Stefania -: le altre malattie non vanno in ferie. Fra i danni sulla nostra salute ci sono anche quelli indiretti, non causati dal coronavirus, ma dovuti ai ritardi nei trattamenti e nelle visite e alle mancate prestazioni. Visite e analisi che a volte vengono recuperati con difficoltà o con tempi lunghi, soprattutto se si pensa agli esami per la prevenzione oncologica, i cui ritardi si vanno ancora accumulando”.
La storia di Stefania è quella di molte donne, alle prese con la vita quotidiana, con le responsabilità di figli, famiglia, lavoro che rinviano e ritardano screening e controlli. Ma nella sua vita è arrivato anche il covid, a rallentare ulteriormente le visite da fare per quel problema al seno, che come tante donne aveva scoperto facendo la doccia. Una scoperta casuale che l’aveva messa in allerta.
“Devo ammettere - racconta al telefono - che da molto tempo rinviavo dei controlli necessari e di routine come la mammografia. Ma il 12 novembre ho scoperto di essere positiva al covid, dopo che uno dei miei figli si era ammalato. Mi è crollato il mondo addosso. L’infezione da covid mi è iniziata con una fortissima infiammazione all’occhio. Una volta fatto il tampone mi è arrivato, dopo poche ore, il verdetto: positiva al coronavirus". Da quel 12 novembre è iniziato il personale calvario di Stefania. I sintomi della malattia, dell'infezione da covid li ha avuti tutti dall'insufficienza respiratoria, alla febbra, dolori muscolari.
“E’ una esperienza terribile - spiega -. Oltre alla paura di non superare la malattia e di non riuscire a sconfiggere il virus ti scopri improvvisamente sola. L'isolamento domiciliare, la solitudine sono state l'aspetto peggiore della mia malattia. Le persone che credevi amiche scompaiono e tendono anche a non telefonarti. Sembra quasi che questo maledetto virus sia riuscito a tirare fuori il peggio di noi”. A rendere ancor più doloroso il percorso di Stefania la perdita tragica del suo adorato padre.
“Dolore che si è aggiunto al dolore - spiega -. Sono rimasta a casa da sola. Senza poter raggiungere mia madre e la mia famiglia per affrontare insieme questa tragedia. Il Covid non ha pietà”.
Il 4 gennaio Stefania ha superato e sconfitto il coronavirus, dopo 53 giorni di isolamento e sofferenza.
“Ma la mia battaglia non è affatto finita. Il 13 febbraio ho completato i miei accertamenti al seno. Ho scoperto di essermi ammalata di cancro. Grazie al dottore Carlo Iannace e vista la gravità della mia situazione sono stata subito operata. Il 3 marzo sono stata sottoposta all’intervento. Ora dovrò fare delle cure per sconfiggere il mio secondo nemico, dopo il covid: il cancro. Ho voluto raccontare la mia esperienza per invitare tutte le donne a fare sempre e comunque i controlli. Non si deve far passare del tempo prezioso. La prevenzione i controlli di routine, a cui periodicamente ci si deve sottoporre, sono l’unica arma vincente per sconfiggere il cancro”: