"E' una giornata che mi lascia grandissima voglia di fare. Adesso faremo tutti insieme: abbiamo davanti un tempo di lavoro bello e importante che si svolge in un momento difficile per il nostro paese. Siamo di fronte a uno sforzo che e' terribile. Ce la metteremo tutta e vi assicuro che io ce la mettero' tutta ancora di piu'". Lo ha detto Enrico Letta, neo segretario del Pd, subito dopo essere stato eletto dall'assemblea nazionale del partito. Letta, che era l'unico candidato con 713 firme in tutto, ha ottenuto 860 voti a favore. Due erano i contrari e quattro gli astenuti. "Io mi candido segretario ma non vi serve un nuovo segretario, l'ennesimo, ma un nuovo Pd", ha detto nel suo discorso prima del voto. "Scelgo il Pd", ha dichiarato esprimendo la volonta' di guidare il partito nonostante fosse impegnato in altro. "Ritengo - ha spiegato - che questa sfida sia la sfida essenziale, lo e' per l'Italia ma anche per la sfida europea". Poi Letta, dopo aver ringraziato l'ex segretario, Nicola Zingaretti, ha esposto le sue idee per il Pd, che saranno "contenute in un vademecum" da inviare a "tutti i circoli" del partito.
"I giovani saranno al centro della mia azione", ha detto spiegando di aver "deciso di mettere in piedi una universita' democratica".
Una riflessione anche sull'esecutivo guidato da Mario Draghi. "Il governo di Mario Draghi e' il nostro governo - ha affermato -, avendo ascoltato il suo discorso e' la Lega che deve spiegare perche' lo appoggia e non noi". "Bisogna accogliere chi viene da fuori - ha detto -, io penso che sarebbe una cosa molto importante se il governo Draghi, il governo in cui si faranno meno polemiche, fosse il periodo in cui nascesse la normativa di civilta' sullo 'ius soli' che voglio rilanciare e riproporre". "In questi anni - ha evidenziato Letta - ho visto che il dialogo sociale e' venuto meno, io sono per rilanciarlo. Riapriro' un colloquio con i sindacati, con i rappresentanti delle imprese e dei corpi intermedi. Sui territori dobbiamo riaffermarci come il partito della prossimita'. Noi - ha aggiunto - dobbiamo sfidare la Lega sul territorio" che "sara' il nostro campo da gioco".
Per Letta "la coalizione e' fondamentale". "Siamo il motore del governo Draghi e prepariamo anche il dopo. Dobbiamo costruire un nuovo centrosinistra, su iniziativa e leadership del Pd. Parlero' nelle prossime settimane con tutti coloro che fuori dal Pd possono essere interessati a un dialogo", ha aggiunto Letta, facendo riferimento, tra gli altri, a Roberto Speranza, Emma Bonino, Carlo Calenda, Matteo Renzi oltre a "tutti gli altri possibili interlocutori, anche nella societa' non soltanto nella politica".
"L'incontro con i Cinquestelle guidato da Conte e' un incontro che dobbiamo fare - ha poi aggiunto - sapendo che non sappiamo ancora come sara' il M5S. Andremo con grande rispetto e attenzione. Un rispetto e un'attenzione che saranno tipici del nostro modo di essere. Dobbiamo essere un partito forte e unito e con una logica espansiva". Il nuovo segretario del Pd, nel suo discorso da candidato, ha annunciato che chiedera' "ai gruppi parlamentari di fare una verifica al loro interno" sulle idee esposte.
"Vorro' che queste verifiche siano chiare, nette, basate sul rispetto della parola", ha detto Letta. E ci sara' anche una "proposta per combattere il male del trasformismo parlamentare" che "dovremo vedere insieme agli altri ma penso che sia interesse di tutti", ha sottolineato. "Appena le condizioni sanitarie lo permetteranno - ha poi precisato - intorno all'estate o nell'autunno, vorrei che lanciassimo una grande iniziativa che chiamero' Agora' democratiche, composta da interni e da esterni al partito". In ogni caso, in questo suo nuovo corso il Pd, secondo Letta, "non puo' essere un partito che lavora con correnti".
Proprio di correnti e "battaglie intestine" aveva parlato anche la presidente del partito, Valentina Cuppi, che aprendo l'assemblea aveva spiegato che il Pd deve essere "un partito che sappia dialogare dentro e fuori, che sappia essere aperto e inclusivo, deve essere il partito dei militanti e non quello delle correnti, il partito dei sindaci, il partito di lotta e di governo, un partito che sia all'altezza di costruire una societa' piu' giusta e per tutti e che ambisca a far si' - ha aggiunto - che cessino le disuguaglianze territoriali e di genere".
(ITALPRESS)