Ariano Irpino

La Corte d’Appello di Napoli II sezione, ha confermato la sentenza di assoluzione per Alfonso Molinario. E’ la fine di un incubo durato dieci anni per il poliziotto arianese.

Il 22 settembre del 2010 era stato sottoposto alla misura  della custodia cautelare in carcere a seguito di un’ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli.

L’accusa rivolta a lui ed ai suoi sei colleghi era quella di aver sottratto grammi 500 di cocaina e di essersi appropriato di una somma pari a circa € 4.000,00 ai danni di un noto spacciatore di Secondigliano. Era stato inoltre accusato di essersi impossessato, almeno in altre due occasioni, di soldi e sostanza stupefacente. Molinario rimase ristretto, insieme ai suoi colleghi, nel Carcere Militare di Santa Maria Capua Vetere per circa 14 mesi e sospeso dal servizio per tutto il periodo di celebrazione del processo di primo grado.

Il pubblico ministero, all’esito di un complesso processo durato oltre 60 udienze, aveva chiesto la condanna a 14 anni di reclusione. Il Tribunale di Napoli, invece, in accoglimento della richiesta del difensore arianese Domenico Carchia che, in quattro  ore di  discussione aveva illustrato e chiarito in maniera eccellente tutti   gli equivoci della grave vicenda giudiziaria, lo assolveva dalle infamanti accuse. Il pubblico ministero proponeva appello. E ieri la Corte d’Appello di Napoli, II sezione ha confermato la sentenza di assoluzione, mettendo la parola fine a questa vicenda.