Avellino

C’è un’irpina in corsa alla 72esima edizione del Premio Strega. L’opera d’esordio della scrittrice avellinese, ma ora residente a Torino, Angela Vecchione, è stata scelta per concorrere tra i 62 libri in gara per il prestigioso premio letterario, grazie all'imprenditore irpino Piero Mastroberardino.

“La Piazza” edito dalla casa editrice Robin, è una “raccolta” di storie diverse, ma che si intrecciano tutte intorno a Rosa, una donna plasmata da legami famigliari in cui crede ostinatamente, nonostante gli abusi subiti dagli uomini della sua vita. Tutti eccetto Domenico che, come i suoi figli, le ha dato solo amore. Proprio quando una verità tremenda riemerge, a Rosa tocca l’onere di difendere la sua famiglia dai criminali legati al marito e mettere in salvo il futuro dei suoi figli. A qualunque costo.

«La piazza era fatta così, quando qualcuno aveva trovato il suo luogo di appartenenza se lo teneva stretto e, automaticamente, quel posto diventava suo. Nessuno poteva farci nulla. Una proprietà non garantita dalla legge scritta, ma altrettanto valida».  Antonio ha un peso che lo opprime, ricordi che solo l’eroina può rendere sopportabili. Giuliana tiene nascosto dentro di sé un passato traumatico, da cui vorrebbe fuggire. Domenico, invece, il passato non lo vuole dimenticare, perché nessun altro debba subire la sua stessa ingiustizia. Salvatore dell’illegalità ha fatto un mestiere, legandosi alla camorra.  

Angela Vecchione è nata ad Avellino nel 1978. Laureata in Lingue e Letterature straniere sul teatro di Harold Pinter, ha vissuto a Roma, San Francisco, Torino, Doha, Milano. Dal 2012 risiede stabilmente a Torino dove insegna inglese e spagnolo. Fa parte della redazione di exlibris20, rivista letteraria per cui cura diverse rubriche. La piazza è il suo primo romanzo.