Benevento

Arriva la replica del sindaco Mastella alla riflessione dell'avvocato Gino De Pietro (Zona Rossa, nessuno di noi è suddito di De Luca o altri):
 

«Leggo della lettera dell’avvocato, dove a considerazioni serie, poi, fa seguire un fastidioso intervento para politico “Non sono suddito di De Luca e di Mastella“. Da uomo di legge, dovrebbe sapere che siamo sottoposti, nello stato di diritto, alle leggi. E per la legge, dovrebbe sapere che la scelta restrittiva tocca al Governo ed ai governatori, non ai sindaci. Tranne che loro stessi non decidano di porre argine al virus con misure forti. È quanto fa oggi il sindaco di Bari, anticipando le misure del Governo. Mentre, l’avvocato legge i dati di Gimbe, io parlo quotidianamente con Cartabellotta, mio amico, e con Richeldi, mio medico. La zona rossa è un modo invasivo nella vita di una comunità, ma l’unico modo per salvarci, anche da noi, è prevenire. Richeldi ha citato Benevento per atto di amicizia e per dire che il rapporto sindaco-popolazione funziona. Che le mie misure, prese assai spesso con lui, sono risultate efficaci. C’è solo il problema dei tanti che fanno fatica economica e sociale. Su questo, occorre che il Governo intervenga e non ritardi gli indennizzi. Quanto agli aspetti sociali, siamo intervenuti ed interverremo a più riprese, anche a Pasqua. Abbiamo dato mascherine a tutta la città, i saturimetri, consigliati da Richeldi, non per la marca, tamponi a migliaia. Che l’avvocato mi faccia lezioni di pseudo-diritto o di sudditanza, lo ritengo offensivo, non per me, ma per la sua scienza del diritto. Per il resto, avendo ospedali in crisi, anche da noi, si è finiti nel rosso. Per me, meglio prevenire, con qualche sacrificio, il virus, che inseguirlo».