Tre giorni terribili quasi un anno fa nelle carceri italiane. Molta approssimazione, poca preventiva informazione portarono a proteste, anche non pacifiche dei detenuti.
Tra il 7 e il 9 marzo scoppiarono le rivolte in ventisette carceri italiane, tra cui Salerno, Carinola, Poggioreale. Tre giorni drammatici, che provocarono tredici morti, per overdose da farmaci prelevati dai detenuti nelle infermerie. Nemmeno il beneficio del dubbio che non volevano suicidarsi, visto che alcuni sarebbero usciti dopo un mese o alcuni mesi. Erano le prime settimane della pandemia e il Covid-19 fu proprio la motivazione di quelle gravi proteste.
"È reato chiedere una commissione d'inchiesta sulla strage? È lecito chiedere giustizia e verità per tutti i morti in carcere e di carcere al tempo del Coronavirus? Oggi in Campania abbiamo registrato due suicidi, un ragazzo di sedici anni in una comunità e un detenuto a Santa Maria Capua Vetere, entrato da pochi giorni. Giustizia e verità. É lecito chiedersi perché, o qualcuno potrebbe rizelarsi o offendersi, o definire questa domanda di giustizia una lesa maestà nei confronti di chi invoca sicurezza. Io vi confesso che mi sento amareggiato per queste morti e un po' colpevole".