Avellino

Un esame di maturità, l'ennesimo, superato con un cento e lode. Sofferto, sudato. Cento come i gol in carriera di Maniero, in campo da una decina di minuti, che, al 78', ha buttato giù la porta dagli undici metri sbloccando una partita che sembrava destinata a lasciare in eredità grandi rimpianti. Sembrava. E, invece, esultanza con maglietta celebrativa e incantesimo rotto. Il preludio alla rasoiata vincente di Aloi, dal limite dell'area di rigore, sei giri di lancette più tardi. Il centrocampista rientrava da un turno di squalifica: a bersaglio come all'andata. Suo il sigillo il 2-0 finale. I rimpianti, dicevamo, l'Avellino non dovrà masticarli. In bocca c'è solo il sapore amaro di una domenica che certifica che i lupi sono la squadra più in forma del girone C di Serie C. Così in forma da riaprire, potenzialmente, i giochi per il primo posto; piantare i piedi saldamente sul secondo ed ipotecare il terzo. Le altre steccano, i biancoverdi no. E il Festival delle emozioni per i tifosi irpini, col petto gonfio d'orgoglio, continua. Senza pubblicità. Avanti tutta: sesta vittoria consecutiva; dodicesimo risultato utile di fila; decima gara nelle ultime dodici senza subire reti e secondo clean sheet in 180 minuti più recupero per Pane, che ha giocato, come al "Ceravolo", al posto Forte, acciaccato. Numeri, sempre più da capogiro; numeri che regalano sogni di gloria di pari passo a sonni inquieti per gli avversari. La Ternana, un punto in due partite, non va oltre l'1-1 nel campo trappola della Virtus Francavilla ed è ora a meno 7 (due gare da recuperare, ma il turno di riposo ancora da osservare). Quattro le lunghezze di vantaggio sul Bari, battuto 2-0 al “San Nicola” dal vivace e propositivo Potenza formato post Capuano; undici quelle sul Catanzaro, stoppato sullo 0-0 al “Bonolis” dal Teramo.

Ha vinto, l'Avellino, al cospetto di una Paganese tenace, rognosa, che ha tenuto botta con i ranghi serrati alla ricerca di un risultato positivo per muovere un altro passo verso la salvezza; che è riuscita a tenere alto il baricentro grazie alla tecnica di Guadagni, preferito a Raffini, cedendo gradualmente ed inevitabilmente metri di campo, con il calare della lucidità e delle energie, fino a evidenziare il palese gap tecnico. Una sconfitta da cui ripartire, in ogni caso, lavorando sulla riproposizione della concentrazione dimostrata, che potrà rivelarsi risolutiva per la conquista della permanenza in categoria. Pressoché ermetici nel primo tempo, gli ospiti, seppur mai pericolosi, sono stati in partita e in parità per più di un'ora grazie anche a un paio di sviste dell'arbitro Petrella della sezione di Viterbo, che ha prima negato un calcio di rigore per una evidente trattenuta di Onescu ai danni di Luigi Silvestri e, di li a poco, non ha espulso Cignagna per un entrataccia a centrocampo su Carriero. De Francesco, murato sulla linea, e tè caldo sorseggiando equilibrio e nervosismo.

Episodi compensati, chissà, forse anche dopo aver visto i replay nell'intervallo, nella ripresa con la concessione di un penalty meno evidente rispetto al primo, non assegnato, per fallo dell'ancora una volta maldestro Cigagna su Carriero. Cross di Tito, contatto visivo con l'avversario perso per un istante, fatale, inseguendo la traiettoria del pallone e gamba alta a centrare il collo del piede del 21 al posto del pallone. Il rosso diretto che avrebbe meritato Cigagna lo rimedia, invece, dopo lo svangattio Volpicelli per una scivolata da arancione su Fella, determinante per il suo impatto sulla gara. Bene Dossena al posto di Miceli, squalificato. Tutti hanno risposto "presente". Preziosa abitudine. Insaziabile, l'Avellino. Fiato sul collo e passo spedito. Sabato prossima trasferta a Monopoli mentre Ternana e Bari si affronteranno lasciando altri punti per strada. Sarà, di nuovo, tempo di non avere pietà sportiva. "Il momento perfetto", Ghemon docet, intanto, prosegue.

Il tabellino.

Avellino - Paganese 2-0

Marcatori: st 33' Maniero (rig.), 39' st Aloi.

Avellino (3-4-1-2): Pane; L. Silvestri, Dossena, Illanes; Ciancio, Aloi, Carriero, Tito (42' st Rizzo); De Francesco (28' st Adamo); Santaniello (21' st Maniero), Bernardotto (21' st Fella). A disp.: Forte, Rocchi. All.: Braglia.

Paganese (3-5-2): Baiocco; Carotenuto, Schiavino, Cigagna; Antezza, Onescu, Gaeta (16' st Raffini), Bramati (39' st Bonavolontà), Squillace; Guadagni (25' st Volpicelli), Diop. A disp.: Bovenzi, Fasan, Esposito, Scarpa, Perazzolo, Di Palma, Criscuolo, Cernuto, Curci. All.: Di Napoli.

Arbitro: Petrella della sezione di Viterbo. Assistenti: Catucci della sezione di Pesaro e Rizzotto della sezione di Roma 2. Quarto ufficiale: Vila della sezione di Rimini. 

Note: Espulso: al 37' st Volpicelli per gioco falloso. Ammoniti: L. Silvestri per proteste; Cigagna, Squillace, Bramati e Aloi per gioco falloso. Angoli: 5-1. Gara a porte chiuse.