Rifiuti pericolosi alla Palcitric di Calitri. Il tribunale di Avellino ha assolto gli amministratori perché il fatto non sussiste e perché il fatto non costituisce reato. A Processo il sindaco Michele Di Maio e i suoi due predecessori: Antonio Rubinetti e Giuseppe Di Milia e l'ex responsabile dell'ufficio tecnico del comune calitrano, Giuseppe Piumelli. Erano accusati a vario titolo di omissione in atti d'ufficio, omessa bonifica e disastro ambientale.
Per gli inquirenti gli imputati avrebbero rifiutato di effettuare lo smaltimento e la rimozione dei rifiuti speciali abbandonati nell'ex Palcitric, azienda che produceva acido citrico nell'area industriale di Calitri, dichiarata fallita nel 2002. Finanziata nel post-terremoto dell' '80 con la legge per la reidustrializzazione delle aree del cratere. La Palcitric era un riferimento mondiale del settore.
L'attuale sindaco era stato in prima linea per denunciare lo stato di abbandono dello stabilimento. Definito «una bomba ecologica a cielo aperto». E, anche dopo essere stato iscritto nel registro degli indagati, si è sempre detto fiducioso nell'operato degli inquirenti dimostrando la propria volontà di risolvere proprio l'eventuale rischio ambientale per il territorio. Oggi si chiude una brutta pagina per il comune di Calitri con l'assoluzione degli amministratori. La difesa dei 4 imputati era rappresentata in aula dagli avvocati: Olindo Preziosi, Vito Zarrilli e Canio Cubelli.