Airola

Su proposta del Consiglio Direttivo, ieri è stata approvata dall'assemblea dei soci della Pro Loco della Città di Airola, il conferimento dell'intitolazione della biblioteca al M° sannita - caudino Rino Maione. Inaugurata il 13 gennaio scorso, la biblioteca, che si arricchirà di ulteriori volumi provenienti da una parte del fondo letterario e musicale Maione, e si doterà di un archivio musicale, che vuole essere, innanzitutto, un punto di riferimento e richiamo costante, per giovani musicisti e cultori delle discipline sonore.

“La Pro Loco di Airola - ha affermato il presidente Franco Napoletano - ha maturato la convinzione e ha motivato l'intenzione, con unanimità di scelta e di consensi, di intitolare la propria biblioteca, al M° sannita-caudino Rino Maione, per l'ampiezza e la robustezza dei suoi studi; la poliedrica varietà degli interessi e, gli eccezionali meriti acquisiti e prodotti, nell'attività musicale e culturale, sia a livello nazionale che internazionale. L’intitolazione, sottolinea il radicato e fervido senso di appartenenza di Maione alla propria Città natale, Airola, in cui amava strenuamente, passeggiare e studiare. La Pro Loco si farà promotrice e custode di una parte della sua memoria, come prezioso scrigno da tramandare, soprattutto, ai detentori di giovinezza. Per questo motivo abbiamo già stipulato e sottoscritto, protocolli d'intesa con le scuole del territorio comunale. La cerimonia d'intitolazione – ha concluso il Presidente Napoletano – avverrà nell’ambito della manifestazione che celebra ogni anno, il conferimento del Titolo di Città ad Airola, per volontà di Carlo di Borbone, con Decreto Regio del 30 Agosto 1754”.

RINO MAIONE (Airola 16.10.1920 - Formia 22.05.2012). Diplomato in Composizione, Pianoforte, e Direzione d'orchestra al Conservatorio “S. Pietro a Majella” di Napoli, e, nella stessa città, conseguì la laurea in Lettere e Filosofia. Successivamente perfezionò i suoi studi musicali ed orchestrali, all'Ecole Normale di Parigi con Jean Fournet e all'Accademia Chigiana di Siena con Paul van Kempen.

Ha svolto un'applaudita carriera nazionale e internazionale (come Direttore di conservatori) e Direttore d'orchestra, sia in concerti che, in teatro. In Italia ha diretto ripetutamente, le Orchestre della Rai di Roma, del Teatro Verdi di Trieste, del San Carlo di Napoli, dell'Accademia di Santa Cecilia di Roma, del Teatro alla Scala per la Società dei Concerti di Milano, e, del Teatro dell'Opera di San Remo; Palermo e Messina. All'estero ha diretto, tra le tante, l'Orchestra Sinfonica Nazionale di Colombia, la Filarmonica di Panama City, la Sinfonica di Lima, l'Orchestra di Antiochia.

Compositore di musica sinfonica e da camera, vocale e strumentale, alcune delle quali eseguite negli Stati Uniti, in Sud America e in Europa. Ha trascritto, revisionato e pubblicato composizioni di Frescobaldi, G.B. Martini, Cherubini, Mercadante e Zingarelli.
Docente di Esegesi Musicale nell’Universita Bolivariana di Colombia, di Storia ed Estetica della musica nei Conservatori di Napoli, Torino e Milano.

Autore di libri di letteratura musicale pubblicati in Italia e all’estero. Ricordiamo: Variaciones sin tema, Myrski (Buenos Aires), Pretesti di letteratura musicale (AISC), Motivi storici ed estetici della musica (SEN); Dai Greci a Schönberg (Hoepli); Corso di storia della musica (Carrara); Il concerto per pianoforte e orchestra (Rugginenti); Franco Alfano. Presagio di tempi nuovi con finale controcorrente (Rugginenti); Il poema sinfonico, la musica come categoria poetica, da Berlioz a Respighi,(Ricordi),e, in questo saggio, viene a colmare un vuoto nella saggistica musicale italiana; Il concerto per violoncello e orchestra (Rugginenti).

Ha collaborato con vari quotidiani e riviste specializzate, italiane e straniere, tra le quali: “La Scala” di Milano; “Ritmo” di Madrid; “Scena Illustrata” di Firenze; “Il San Carlo” e “Il Sagittario” di Napoli; “Revista Colombo – Italiana” di Bogotà e “El Colombiano” di Medellìn; “Il Mondo della Musica” e “Nuova Rivista Musicale Italiana” di Roma (edita dalla Rai Eri); “La Selva” di Benevento.