Quattro film, programmati ad ingresso libero tutti i venerdì dal 10 al 31 luglio alle 21.00, in una location suggestiva: il Castello di Guardia Sanframondi. Un bellissimo film sentimentale (Il profumo del mosto selvatico) uno drammatico (I giorni della vendemmia), un thriller (Bloond & Wine) e per chiudere con un documentario (Barolo boys).
Ad aprire la rassegna sarà “Il profumo del mosto selvatico”, un film con Keanu Reeves, Aitana Sánchez-Gijón, Anthony Quinn, Giancarlo Giannini, Angélica Aragón. Paul torna dalla guerra, fiducioso di iniziare una nuova vita con la moglie sposata il giorno prima di imbarcarsi. Al rientro la moglie Betty, lo accoglie con indifferenza. Paul riprende l'attività di rappresentante di cioccolatini e, durante un viaggio, conosce una giovane di origine messicana, Victoria, figlia di un ricco viticoltore della Napa Valley, che possiede il vigneto modello "Las Nuves". Paul rimane conquistato e coinvolto dalla calda atmosfera familiare di Victoria. Il rito della vendemmia poi, con il clima bacchico e solare della pigiatura dell'uva, fa quasi perdere la testa a Paul.
Secondo appuntamento con “I giorni della vendemmia” di Marco Righi. La pellicola ha ottenuto premi e riconoscimenti in molti festival cinematografici, un linguaggio essenziale, ma già maturo pervade quest'opera con una scrittura che guarda alle radici di un luogo preciso: l'Emilia, divisa tra comunismo e cattolicesimo. Marco Righi riesce ad esprimere la fame di crescere di Elia, tra incertezze e delusioni, avviata inesorabilmente dopo l'incontro con la bella Emilia.
“Bloond & Wine”, con un cast di eccezione: Jack Nicholson e Jennifer Lopez. Alex Gates vende vini pregiati, sembrerebbe un uomo tranquillo ma invece è una canaglia. Ha una splendida ragazza cubana come amante, Gabriela, scelta forse perchè lavora in una villa in cui è custodita una favolosa collana che vuole rubare. Ma le cose vanno storte, e nell'incrocio di tradimenti e inganni tutto è dominato dal rosso, come il vino, come il sangue.
Chiude la rassegna “Barolo boys”, “Storia di una Rivoluzione” traccia la parabola, breve ma intensissima, di un gruppo di produttori che ha cambiato in modo indelebile il mondo del vino. Un giovane contadino stanco delle proprie misere condizioni di vita, scende nella cantina del padre e con una motosega demolisce le vecchie botti per l’affinamento dei vini. È la scintilla che appicca il fuoco rivoluzionario sulle colline del Barolo, dove una nuova generazione di piccoli produttori, partiti con scarsi mezzi e animati da un inedito spirito di squadra, andrà alla conquista dei mercati di tutto il mondo. Ma è anche una storia controversa e difficile: per anni una feroce guerra ideologica li ha visti contrapporsi alla generazione dei patriarchi, fieri oppositori delle novità.
Redazione