Avellino

Il consigliere regionale Livio Petitto ai sensi dell’art 129 del regolamento consiliare della Campania, ha rivolto un' interrogazione a carattere d’urgenza al Presidente della Giunta regionale, Vincenzo de Luca perché si attivi per risolvere la carenza diffusa di medici di base in Irpinia. Un problema ancora irrisolto, scrive Petitto, anche a causa dei pensionamenti, con il rischio che vi saranno intere comunità sprovviste di assistenza  soprattutto riguardo ai piccoli comuni delle aree interne e ne soffriranno più di tutti i pazienti oncologici e coloro che sono affetti da patologie croniche. 

"La Direzione Generale dell’ASL di Avellino rimanda, inspiegabilmente da tempo, tanto più per la pandemia in atto, ogni confronto con i medici del territorio e le loro rappresentanze sindacali - scrive Livio petitto -  nonostante i ripetuti solleciti anche da parte di eletti del popolo, per cui si e venuta a determinare una vera situazione di emergenza e rischio sanitario, a causa del previsto ed in parte già avvenuto, pensionamento di circa 40 Medici di Medicina Generale negli anni 2020/21 dei quali solo una piccola parte (circa sei) verrà surrogata, con la conseguenza drammatica che circa 50.000 cittadini dell’Irpinia si troveranno sprovvisti dell’assistenza sanitaria di base in assenza di un’adeguata azione da parte della stessa Direzione Generale"

"Tutto ciò premesso, considerato e rilevato interroga il Presidente della Giunta regionale al fine di sapere quali provvedimenti il Presidente della Giunta Regionale intenda adottare per evitare che tale evento metta a rischio la vita di migliaia di persone della provincia di Avellino, in modo particolare anziani, pazienti oncologici, portatori di disabilita, di patologie croniche e soggetti fragili in generale; se il Presidente della Giunta Regionale voglia intervenire con un commissario ad acta per far in modo che in tempi rapidissimi, da parte del1’ASL di Avellino, si provveda a coprire le Zone carenti di Medici di Medicina Generale; se il Presidente della Giunta Regionale voglia prevedere, sul modello di altre Regioni d’Italia, misure compensative a favore dei Medici che dovessero optare per recarsi in comuni disagiati e poco popolati delle aree più interne della Provincia di Avellino e che avrebbero scarsissima convenienza economica, dovendo affrontare spese notevoli anche per attrezzare studi per poche centinaia di assistiti".