"C’è fermento in città tra partiti e movimenti civici per la ricerca di accordi preliminari in vista della prossima competizione elettorale. La parola d’ordine è cambiare. Per questo, si discute anche di mettere via i simboli, oltre alle ideologie e alle posizioni precostituite. Peccato che nessuno abbia proposto di mettere via anche qualche nome. Nei fatti, a cosa serve eliminare un disegno colorato se il colore accompagna da decenni le menti e i sentimenti di molti degli aspiranti alla gestione della cosa pubblica?". Comincia così la nota a firma del gruppo civico "Ali per la città" in vista delle prossime elezioni amministrative di Salerno.
"E’ indispensabile siano modificati pensieri e metodi, più delle casacche, perché non sarebbe accettabile sentir dichiarare, domani, di non poter disattendere volontà occulte di segreterie politiche estranee alle situazioni locali. Con queste premesse, sorge il dubbio che la dichiarata volontà di cambiare espressa da molti possa nascondere il desiderio che nulla cambi. Donnafugata è la nuova città capoluogo della provincia?", la domanda che si pongono i membri del comitato civico.
"Per l’avvio di un percorso di sviluppo volto ad un reale miglioramento della qualità della vita per tutta la comunità, la città ha bisogno di una diversa linfa vitale apportatrice di visioni innovative rispetto al passato. Se davvero si vuole cambiare, si deve avere davvero il coraggio di cambiare. A cominciare da sé stessi. Ali per la città rinnova il suo appello per ‘una svolta’ nel pensare e nel fare da parte di tutte le forze del rinnovamento perché siano abbandonate posizioni espressive di egoismi e di personalismi. La profondità della crisi e i bisogni veri dei cittadini, impongono soluzioni concrete, anche se espressione di un arcobaleno di colori, non mere aggregazioni di nomi, ancor più se carenti di progetti e prospettive", conclude la nota.