Montoro

Controlli per scongiurare gli assembramenti, verifiche sul rispetto delle quarantene domiciliari, rigore per assicurare il rispetto delle misure anti-contagio da covid in paese. Ecco quanto deciso e predisposto nel corso della riunione della commissione sanità a Montoro, comune in cui sono 160 i casi di covid accertati. Quattro i cluster attivi in un paese che conta 20mila abitanti e una politica, già avviata nelle scorse settimane, di tamponi spinti per bloccare il covid.

“Siamo giunti alla conclusione - spiega il consigliere del comune guidato da Girolamo Giaquinto, il dottore Antonello Cerrato - che serve una spinta decisa nella direzione dello stop assoluto a rischiose occasioni di ritrovo e assembramenti tra le persone. Per questo il sindaco Giaquinto ha deciso di confrontarsi con vigili urbani e carabinieri per potenziare i controlli sul territorio. Controlli che saranno dedicati a quelle tipologie di attività, che nel corso delle settimane, hanno favorito assembramenti e pericolosi ritrovi”.

Il riferimento è a bar, rosticcerie, ristoranti, parrucchieri in cui più volte è stato individuato il rischio.

Quelli che sono stati programmati sono controlli più serrati, con una attenzione in più da parte dell’amministrazione del rispetto delle quarantene domiciliari.

“Serve una spinta decisa - spiega Cerrato -. E' in corso la campagna vaccinale. Lunedì si parte anche a Montoro con la somministrazione della prima dose ai cittadini over 80. Non possiamo rischiare di inficiare la campagna vaccinale, che resta l'unica arma per debellare il virus. Per questo chiediamo collaborazione e sinergia ad ogni cittadino”.

Conti alla mano Montoro resta uno dei comuni in cui, nei fatti, sono stati effettuati più tamponi. 800 negli ultimi giorni. 180 nella sola seduta di oggi del Drive In realizzato dall’asl in paese, 250 quelli programmati per sabato.

Una attività di verifica certosina -spiega Cerrato -. Ma abbiamo effettuato uno studio meticoloso di ogni dato e siamo riusciti a tracciare il percorso del virus, siamo riusciti ad individuare i macronuclei familiari in cui si è diffuso il covid, le tipologie di attività da cui potrebbe essersi ulteriormente propagato. Ma i numeri restano bassi rispetto alla necessità di attuare micro zone rosse nelle frazioni interessate. Ma ci siamo dati come termine di analisi decisivo la data del 5 marzo, data in cui avremo un nuovo decreto ministeriale, che potrebbe ulteriormente cambiare i parametri di gestione dell’emergenza sanitaria. Per ora la situazione non è assolutamente critica, per un comune così grande per estensione territoriale e per numero di abitanti. Ma quello che conta è il senso di responsabilità che ogni cittadino deve saper dimostrare in questa fase così delicata della lotta al covid”.

I controlli sono stati predisposti in tutte le attività ricettive e della cura della persona  presenti su territorio, così da scongiurare ogni rischio di assembramenti e fuori controllo tra le persone.