Frasso Telesino

La condanna è diventata definitiva, ecco perchè i carabinieri lo hanno arrestato. In carcere è finito un pensionato di Frasso Telesino, al quale il Tribunale di Benevento, nel maggio del 2016, aveva inflitto 10 anni – confermati in appello – per aver abusato per sedici anni della figlia.

Nel novembre del 2011 era stato fermato sulla scorta di un'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Sergio Pezza su richiesta della Procura, poi era tornato in libertà. A seguire, il processo, scandito da una perizia psichiatrica che aveva accertato per l'uomo una capacità di intendere e volere grandemente scemata. Una perizia disposta dal Tribunale di fronte alle opposte valutazioni dei consulenti del Pm e della difesa. Con quest'ultimo che aveva concluso per una totale infermità di mente dell'imputato, affetto da etilismo cronico e da disturbi del comportamento.

Si tratta di una storia che si sarebbe consumata tra le mura domestiche. Iniziata quando la vittima – rappresentata dall'avvocato Enzapaola Catalano - era una bimba di dieci anni. E' da allora che il genitore – difeso nei due gradi di giudizio dagli avvocati Ettore Marcarelli e, poi, Aldo Minauro- le avrebbe rivolto le sue 'attenzioni'. Una vicenda agghiacciante, sulla quale era stata avviata una indagine quando la ragazza, grazie all'aiuto della sua psicologa e del fidanzato, aveva trovato la forza di denunciare il padre ai militari.

E' a loro che aveva spiegato ciò che sarebbe stata costretta a subire, dopo essere stata immobilizzata, in assenza degli altri familiari. Lei aveva provato a raccontare ciò che succedeva alla mamma, che, però, non le aveva mai creduto, perchè in una condizione di soggezione rispetto al coniuge. Nella stessa occasione aveva anche consegnato una cassetta audio con la registrazione di un tentativo di approccio da parte del papà risalente all'epoca in cui lei era quattordicenne.