Eboli

Carenze di organico al Comune di Eboli, la Uil Fpl scrive al commissario straordinario Antonio De Iesu. La rsu del sindacato ricorda "le battaglie portate avanti per privilegiare le procedure concorsuali rispetto alle procedure di mobilità, sostenendo la necessità di un confronto". Il segretario aziendale Angelo D'Acunto e il segretario provinciale Carlo Astone lanciano l'ennesimo appello alla direzione politica e amministrativa del Comune per via dei servizi al collasso.

«In coerenza con quanto sostenuto in passato, si ritiene dover stabilire nel piano per il fabbisogno, che la procedura normale per l’avviamento al lavoro nel Comune di Eboli dei posti da coprire, è quella del concorso pubblico. Si propone tale procedura perché si pensa che vada onorato un dovere verso i giovani aspiranti, i quali hanno il diritto di mettersi in gioco per l’accesso al mondo del lavoro. Le graduatorie sono valide 3 anni, pertanto si potrebbe attingere ad esse anche per i posti che si renderanno liberi successivamente, facendo risparmiare all’Ente l’attivazione di lunghe procedure per l’immissione in ruolo. Alle nostre graduatorie potrebbero attingere anche i Comuni limitrofi di piccola entità, i quali hanno difficoltà a gestire una procedura concorsuale. In definitiva, potremmo offrire una possibilità occupazionale concreta ai vincitori dei concorsi, verosimilmente anche agli idonei».

Quindi le proposte: «nell’individuazione dei posti da coprire, semplificare il piano, prevedendo non tanti posti singoli con differenti profili, ma concentrarsi su quattro profili essenziali, amministrativi, tecnici, contabili e polizia locale; limitare al minimo la copertura dei posti con l’istituto della mobilità, salvo casi eccezionali ove si richiede una professionalità acquisita specifica, o per applicare le norme di carattere sociale. Si ritiene, inoltre di dover colmare il ritardo con cui non si è dato seguito alle possibilità occupazionali, per il disbrigo delle pratiche connesse all’erogazione dei vari bonus in essere dalle varie normative anti Covid. Assunzioni che si possono effettuare derogando dai vari limiti previsti per le assunzioni a tempo indeterminato, i cui costi verrebbero coperti in parte dalla presidenza del Consiglio dei Ministri», spiegano D'Acunto e Astone nella missiva.

La mancanza di attivazione di tali opportunità di assunzione, denuncia il sindacato, «sta provocando gravi disagi ai lavoratori impegnati direttamente o di riflesso nelle attività connesse (accesso atti all’archivio edilizio, verifica delle pratiche edilizie ecc.), già in sofferenza a causa della mancata sostituzione del personale posto in quiescenza e conseguenti disagi agli utenti. Solo nel periodo da gennaio a febbraio sono stati inoltrati al settore urbanistica edilizia 61 istanze di accesso atti per le pratiche giacenti presso l’archivio edilizio, con un proiezione per fine anno di 720 istanze complessive, rispetto alla media annuale degli anni precedenti di circa 240 istanze. Un’attenzione va inoltre rivolta alla riqualificazione del personale interno, da troppo tempo trascurata, se non osteggiata».