Cerimonia alla caserma De Laugier della Polizia di Stato a Firenze in occasione dell'anniversario della scomparsa di Giovanni Palatucci, l'ultimo questore italiano di Fiume, morto il 10 febbraio 1945 nel lager di Dachau, in Germania, medaglia d'oro al merito civile. Riconosciuto Giusto tra le Nazioni per aver salvato dal genocidio moltissimi ebrei. Questa mattina alle 10.30 il questore di Firenze, Filippo Santarelli, ha posato una pietra commemorativa in ricordo di Palatucci, accanto a un ulivo piantato sempre per l'occasione.

Alla cerimonia erano presenti il prefetto di Firenze Alessandra Guidi, il vicesindaco Alessia Bettini, il presidente della comunità ebraica Enrico Fink, il rabbino capo di Firenze Gadi Piperno, il cappellano provinciale della Polizia di Stato monsignor Luigi Innocenti e il presidente della sezione Anps di Firenze Sergio Tinti.

Palatucci nato a Montella, in provincia di Avellino nel 1909, funzionario di pubblica sicurezza nel 1937 venne assegnato a Fiume, dove assunse prima il ruolo di dirigente all'ufficio stranieri e poi, dal 1943, quello di questore reggente. Nel 1944, dopo aver aiutato numerose persone a sottrarsi al destino riservato loro dalle leggi razziali dell'epoca, venne arrestato dalla Gestapo e deportato al campo di sterminio di Dachau, dove morì di stenti 76 anni fa, il 10 febbraio del 1945.