E' stato siglato, dopo oltre un anno di negoziato e mesi di trattativa, il rinnovo del contratto dei metalmeccanici: 112 euro l'aumento medio in busta paga per un quinto livello, 100 per il terzo. Il contratto avra' vigenza a partire da gennaio 2021, fino al giugno 2024. Ai 112 euro di aumento si sommano i 12 euro di Ipca sui minimi da giugno 2020 per effetto dell'ultrattivita' dovuta alla struttura del Ccnl precedente.

Confermati inoltre 200 euro l'anno di flexible benefit; l'innalzamento per Cometa (il Fondo di previdenza integrativa) al 2,2% dal 2022 per under 35. Il contratto prevede anche la riforma dell'inquadramento professionale fermo al 1973.

"La firma dell'ipotesi del rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici e' un grande risultato per le lavoratrici, i lavoratori e per tutto il Paese. E' un investimento sul lavoro di qualita' e sul futuro del sistema industriale dell'Italia, commenta il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini.

"E' sicuramente una notizia molto positiva per tutto il nostro sistema manifatturiero e un segnale di fiducia in un momento cosi' difficile per la vita del Paese", sottolinea la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan.

"La firma del Ccnl dei metalmeccanici, e' una vittoria dei lavoratori e del sindacato che credono nell'insostituibile funzione del contratto nazionale. Un risultato tanto piu' eccezionale se si considera la difficilissima fase che il Paese sta attraversando. E' una grande iniezione di fiducia nel futuro", osserva Pierpaolo Bombardieri, segretario generale della Uil.

"Siamo molto soddisfatti del grande risultato raggiunto dopo mesi di trattative, affrontate con un grande senso di responsabilita' dalle imprese che hanno fatto uno sforzo comune per andare incontro alle richieste avanzate dalle organizzazioni sindacali", commenta Angelo Carlini, presidente di Assistal. (Italpress)