Casse in rosso, il sindaco diventa custode del cimitero del paese. Succede a Capriglia Irpina, in provincia di Avellino, dove per evitare spese e nel clima generale di austerity che interessa piccole e grandi amministrazioni il sindaco Nunziante Picariello diventa egli stesso custode del cimitero. E così ogni sera Picariello si reca al Camposanto per chiudere i cancelli. Nei fatti il custode è assente dal 1998.
Il dictat per i governi locali, è cosa nota, è quello di non procedere a nuove assunzioni. E con i pensionamenti progressivi è andato via anche chi, fino a qualche tempo fa, provvedeva alla custodia del cimitero. RIsultato? Il sindaco non si è tirato indietro e ha deciso di provvedere lui stesso da solo all'incombenza. "Non e' un peso, in fondo qualcuno dovra' pur pensarci. Come oramai da circa due anni, ogni sera mi faccio i miei cinque minuti da custode del cimitero comunale, e chiudo i cancelli.". Un gesto che raccoglie le simpatie dei cittadini, che attraverso i social elogiano lo spirito di iniziativa.
Attualmente nel comune irpino i dipendenti sono 14 in tutto, ma alcuni in convenzione da esterni o con orari ridottissimi perche' assunti in associazione con altri comuni. I costi nei fatti sono dimezzati come la capacità di spesa per il personale che in pochi anni da 25mila euro è scesa a 12mila euro.
Come ogni piccolo comune delle aree interne anche Capriglia si trova a fare i conti con risorse ridottissime, blocco del turn over negli uffici e la fuga dei giovani. "Il nostro centro storico è ormai popolato da pochissime famiglie -spiega -. I nostri giovani non trovano occasione di lavoro e vanno altrove. Una condizione ormai condivisa in tanti comuni".