Usura ed esercizio abusivo di attività finanziaria, reati commessi dalla propria casa che era diventata - secondo gli investigatori - un vero e proprio centro logistico di finanziamento. La guardia di finanza di Salerno ha arrestato e condotto in carcere Giovanni Marandino, detto Ninuccio, 84enne già noto alle cronache e affiliato della Nuova camorra organizzata di Raffaele Cutolo.
Figura di spicco della criminalità cilentana, le fiamme gialle gli contestato la concessione di finanziamenti per ben 100mila euro, 90dei quali di soli interessi. Guadagni rilevanti, grazie a tassi del 20% su base mensile, ben oltre il limite massimo fissato dalla Banca d'Italia all'11%. Almeno in un caso i finanzieri hanno ravvisato come fosse stato sforato addirittura il tetto del 30%, sempre per interessi maturati in un solo mese.
Quasi sempre lo stesso il modus operandi utilizzato: Marrandino riceveva un assegno in garanzia, il cui importo complessivo comprendeva anche gli interessi calcolati dall'usuraio. Se la vittima alla scadenza non era in grado di restituire l'intera somma, il prestito veniva rinnovato con ulteriori interessi. Nella sua attività illegale era coinvolto, secondo la procura di Salerno che ha coordinato le indagini, anche il figlio 40enne di Marandino che si trova agli arresti domiciliari. Indagati la moglie e un uomo di fiducia.
Nel mirino, così come ricostruito dal procuratore capo Giuseppe Borrelli, soprattutto piccoli imprenditori e titolari di attività commerciali in crisi di liquidità. E quasi sempre le vittime hanno provato a negare il gorgo nel quale erano finite, per poi ammettere le condizioni capestro imposte da Marandino che hanno portato all'esecuzione della misura cautelare.