Fico è salito al Colle senza un accordo in mano, e dunque, il Conte ter a ben vedere non è nel novero delle cose possibili. Lo scontro si è consumato al tavolo con Italia Viva: il partito di Renzi aveva chiesto di aderire al Mes, di sostituire Arcuri nel suo ruolo e la testa dei ministri Bonafede e Azzolina.
E i partiti di Governo tuonano: il Pd parla di “Renzi che ha rotto non sono con Conte, ma con gli alleati”, e per il Movimento Cinque Stelle, col capo politico Crimi “La rottura è arrivata perché il loro obiettivo (di Italia Viva ndr) era qualche poltrona in più”.
Renzi però attacca: “Bonafede, Mes, Scuola, Arcuri, vaccini, Alta Velocità, Anpal, reddito di cittadinanza. Su questo abbiamo registrato la rottura, non su altro. Prendiamo atto dei niet dei colleghi della ex maggioranza. Ringraziamo il presidente Fico e ci affidiamo alla saggezza del Capo dello Stato”.
Ora la palla passa al presidente della Repubblica Mattarella: difficilissima ormai, se non impossibile, l'ipotesi di un recupero in extremis per un Conte ter, le ipotesi sul tavolo sono quella meno probabile delle elezioni anticipate e quella di un “governo del Presidente”, a maggioranza allargata.