Sono state raccolte 491 firme contro la realizzazione di un grande biodigestore nella zona industriale dell'Agro Aversano (Caserta), fra le aree più colpite della terra dei fuochi. A Gricignano d'Aversa, una delle città che con Carinaro e Teverola ospita l'agglomerato industriale, in tanti hanno aderito alla raccolta firme e manifestato il proprio dissenso alla realizzazione di un nuovo maxi impianto per il Trattamento di rifiuti. "Il territorio è sotto attacco da decenni di traffici illeciti, di rifiuti nocivi sotterrati e bruciati con l'approvazione e complicità di patti crimonogeni tra politici, industrie ed ecomafie. La nostra contrarietà a tale impianto nasce dalla sua effettiva nocività per la collettività. Basta business sulla nostra pelle, basta impianti nocivi sul nostro territorio". È quanto sottolineato su Facebook da 'Stop allo scempio ambientale', fra i comitati promotori della raccolta firme. "Un mega impianto che dovrebbe gestire migliaia di tonnellate di rifiuti provenienti non solo dalla Regione Campania, aumenterà anche l'inquinamento da polveri sottili prodotti dall'aumento del traffico dei mezzi per trasportare i rifiuti da mezzo Paese. Questi territori sono già stati più volte attenzionati e sanzionati dall'Unione Europea per il maggior numero di giorni per sfioramento dei parametri comunitari da polveri sottili. Le conseguenze - concludono - sono la crescita di malattie oncologiche tra la popolazione".
Biodigestore: raccolte 500 firme per dire no
«Territorio sotto attacco: basta business»
Redazione Ottopagine