Casal Velino

Un terremoto giudiziario si è abbattuto sul Comune di Casal Velino, località del Cilento. I carabinieri della Compagnia di Vallo della Lucania, agli ordini del capitano Annarita D'Ambrosio, hanno eseguito un'ordinanza applicativa della misura cautelare personale del divieto di dimora nei confronti del sindaco Silvia Pisapia. I reati contestati dalla Procura di Vallo della Lucania sono corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio, abuso d'ufficio e falsità ideologica. Secondo gli accertamenti effettuati dai militari, l'amministratore, andando al di là dei compiti istituzionali connessi alla sua carica, si sarebbe inserito in provvedimenti non di sua competenza, «gestendoli a proprio piacimento». Le indagini avrebbero portato alla luce «una macchina burocratica malsana, guidata e strumentalizzata con astuzia attraverso legami con collaboratori e titolari di cooperative aggiudicatrici di appalti pubblici». L'inchiesta è partita in seguito ad alcune segnalazioni legate a presunte illegittimità intercorse nella procedura amministrativa relativa alla realizzazione dell'Area Piano Insediamento Produttivo in località Vallo Scalo. Secondo la Procura di Vallo della Lucania i reati sarebbero stati commessi con l'obiettivo «di acquisire, in modo diretto o indiretto, il controllo di concessioni, autorizzazioni, appalti e pubblici servizi e, quindi, a realizzare profitti ingiusti attraverso la sistematica e illegittima attribuzione degli appalti a imprenditori "amici" in cambio di un consolidamento del potere politico attraverso l'attribuzione ai "clientes" di posti di lavoro». Sotto la lente d'ingrandimento sono finiti gli affidamenti di servizi comunali legati la portualità, la manutenzione, la raccolta dei rifiuti e la refezione scolastica. Accertamenti sono stati effettuati anche su permessi per costruire in zone particolarmente appetibili dal punto di vista edilizio.