L’anno si è chiuso come tutti speravano. In vetta senza condizioni alcune. Questo è l’imperativo in casa Montesarchio dove non c’è spazio alcuno per il fallimento, non questa stagione. La società, i due presidenti non hanno lasciato nulla al caso, hanno costruito una squadra sin dalle foindamenta proprio perchè non si creassero alibi rispetto alla scorsa stagione che è stata ampiamente al di sotto della aspettative, nonostante la finale play off. E la ricostruzione è ripartita dalla guida, via D’Angelo, dentro Ferraro. Di meglio proprio non si poteva cercare, l’allenatore più vincente degli ultimi anni, colui il quale ha lasciato la Forza e Coraggio, fresca di salto in Eccellenza, per abbracciare la causa caudina e cercare di portarla in categoria superiore. Scelta azzeccata perchè fino a questo momento i risultati giudici insindacabili per la riuscita di un campionato, stanno dando ragione alla società e soprattutto all’allenatore. Montesarchio lepre, ma anche Montesarchio qualitativamente superiore a tutte le altre. Ricostruzione dalla basa operando anche scelte delicate e difficili, ma i giocatori che sono arrivati sicuramente farebbero comodo a tutti e non fanno rimpiangere chi non c’è più. Cerbone, Mustone, Befi, Agata, Insigne, per citare quelli più famosi, ma anche i gemelli Liguoro, un’intuizione del tecnico, due under che rappresentano un lusso per questa categoria. Con queste basi non si può fare altro che pensare a una squadra che riuscirà a centrare il suo obiettivo prendendosi la categoria superiore. Certo hanno fatto rumore alcuni addii eccellenti, ma la società lo aveva detto, si ripartiva da zero facendo a meno di chi aveva chiuso il suo ciclo col Montesarchio. Ma una parola va spesa per Ferraro. Amato o odiato, il calcio è anche questo, può piacere o meno, ma dalla sua ha qualcosa che in pochi possono dire di avere: i risultati. Riesce a trarre il meglio dalla squadra, sa motivarla a dovere, come pochi sanni fare e soprattutto la sua è una squadra che prova a giocare sempre, forte della grande qualità che ha. Non è un caso che se da anni si va a leggere l’allenatore della squadra di turno che vince il torneo e quella casella è occupata dal nome e cognome Pasquale Ferraro. Vorrà pur dire qualcosa.
Montesarchio, la corazzata che punta all'Eccellenza
I caudini non possono fallire l'obiettivo
Redazione Ottopagine