“Noi non ci siamo fatti fermare dall'emergenza, siamo qui per testimoniare che siamo pronti a riprendere con tutta la normalità che via via riconquisteremo”. Così il Rettore dell'Università degli studi del Sannio, Gerardo Canfora in occasione della cerimonia di inaugurazione del nuovo anno accademico. L'evento nella splendida cornice dell'auditorium Sant’Agostino quest'anno si è svolto a porte chiuse, con la possibilità di essere seguito da remoto a causa delle misure anticovid attualmente vigenti. Poche persone in sala a differenza della scorso anno quando l'antico luogo di culto del 900' aveva ospitato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
E proprio citando il Capo dello Stato che lo scorso anno dal Sannio aveva sottolineato “la centralità della conoscenza nei momenti di incertezza” che il Rettore dell'Unisannio ha aperto l'evento di quest'anno che ha visto gli interventi da remoto del Ministro Manfredi e del noto divulgatore scientifico, Piero Angela. “Una persona che ha speso l'intera vita per rendere la scienza accessibile con rigore e quindi ci è sembrato il testimonial ideale per questo messaggio di fiducia nel futuro attraverso la conoscenza scientifica”, ha spiegato Canfora a margine della cerimonia che ha dunque voluto rappresentante un messaggio di fiducia per il futuro a circa un anno dall'inizio della pandemia.
Un anno intenso raccontato attraverso le parole e le testimonianze del mondo scientifico, ma anche dei giovani studenti sanniti.
E si è rivolto ai giovani, alla scienza ma anche alla politica Piero Angelo nel corso del suo intervento dedicato al tema 'Transazione energetica e sostenibilità'. “La scienza è conoscenza”, ha ribadito il divulgatore scientifico: “Perché tanti giovani vanno all'estero? Sapete che tanti finanziamenti di ricerca europei vanno molto spesso a ricercatori italiani che però sono fuori. Nel nostro Paese abbiamo belle intelligenze”. Di qui l'importanza di investire “in quell'efficienza necessaria in ogni campo”.
Una lectio tenuta a distanza in cui non sono mancati riferimenti all'attualità: “La nostra attenzione politica specialmente in questo periodo è tutta rivolta sulla crisi, sulle alleanze. Ma noi abbiamo questa sfida del Recovery found che è importantissima. Questa è un'occasione unica per il nostro Paese, per utilizzare questi fondi per rendere più efficiente il Paese in ogni campo. E' questa la chiave per svoltare. Ci vuole coraggio”.
Aspetto determinante per creare le condizioni di sviluppo e di crescita dopo la pandemia. Come ribadito dal sindaco di Benevento, Clemente Mastella rispondendo alle domande dei cronisti a margine della cerimonia: “Bisogna avere la capacità e il coraggio per determinare una condizione di crescita e di sviluppo. C'è un cambio epocale che può avvenire attraverso questo investimento che arriva dai fondi europei”.
E di crescita e sviluppo con attenzione alle aree interne ha parlato il Ministro Manfredi, a cui sono state affidate le conclusioni della cerimonia: “In questo momento di grandi difficoltà importante impegno delle comunità accademiche e grande sforzo degli studenti. I frutti si sono visti, la continuità c'è stata. E le iscrizioni per il nuovo anno nelle università italiane sono aumentate come mai prima degli ultimi dieci anni”, ha detto il titolare del Dicastero all'Università intervenuto sempre da remoto: “Dobbiamo dare più forza ai nostri giovani. Poi c'è tema delle competenze scientifiche della nostra società. In questo importante ruolo lo avranno le università. La funzione dello scienziato non è solo parlare alla comunità degli scienziati, oggi la responsabilità dello scienziato è parlare alla società. La dimensione dell'università è globale, ma è anche vero che è il più grande motore di trasformazione dei territori”. Manfredi ha dunque parlato del Sannio e dell'importanza di tener conto delle “diversità dei territori per contrastare il fenomeno di desertificazione delle aree interne”.