Sandra Lonardoo non sarà tra i Responsabili, o almeno, non all'interno del gruppo costiutio, come rifersicono le cronache parlamentari, infatti, l'ex Forza Italia, indicata come una dei principali sponsor dell'operazione costruttori pro Conte, alla fine resta, a sorpresa, fuori dalla partita. Il colpo di scena si sarebbe consumato ieri sera alla fine di una giornata convulsa per l''Avvocato del popolo' che decide di lanciare un appello finale a tutti coloro che hanno "a cuore le sorti della repubblica, in nome di un governo di salvezza nazionale". Secondo le ricostruzioni la senatrice si sarebbe tirata fuori dopo un acceso botta e risposta con Maria Rosaria Rossi sul simbolo del costituendo gruppo. Pare che la volontà fosse quella di inserire il simbolo di 'Noi campani' ma l'ex forzista Rossi si sarebbe opposta. Al punto di minacciare di lasciare il tavolo delle trattative, rischiando, con un senatore in meno necessario a creare il gruppo come da regolamento, di mandare tutto all'aria. Alla fine, ad avere la meglio secondo le indiscrezioni, sarebbe stata Rossi che avrebbe trovato in zona Cesarini due 'responsabili' (uno al posto di lady Mastella) per garantire la nascita del Nuovo contenitore politico pro Conte. Ricostruzione peraltro che viene smentita categoricamente dalla senatrice Rossi che però conferma le tensioni sulla questione del simbolo.
Dal canto suo la Lonardo spiega: “Rimane il mio impegno a sostenere il Presidente Conte, ma un nuovo Gruppo senza omogeneità politica e con esperienze diversissime non è quello che auspico in vista di un nuovo progetto, quello del “Meglio Noi”, cui, con altri all’esterno del Parlamento, stiamo dando vita. I responsabili, singolarmente, sono stati fondamentali per evitare che si precipitasse nella crisi di sistema, ora, però, occorre ricomporre ed allargare il più possibile senza esclusioni. Auspico che, con la guida di Conte, tutte le forze politiche, che avevano costituito la sua esperienza di governo, mettano da parte le ostilità inutili ed incomprensibili e lavorino per un Governo che dia fiducia ad un Paese scosso ed impaurito, che non comprende le ragioni della crisi. Nella mia storia ho visto incomprensioni tra i cavalli di razza democristiani, ma che, al momento giusto, sapevano mettere da parte anche i litigi ed i difficili rapporti umani per il bene della DC e per il bene del Paese. A Conte e Renzi è richiesto altrettanto oggi, con la mediazione politica del PD, che deve svolgere questa funzione di pacificazione”.
Lonardo fuori dal gruppo Rensponsabili: «Ma sostengo Conte»
Alla base tensioni sul simbolo: «Gruppo disomogeneo, ora allargare il più possibile»
Redazione Ottopagine