Nella provincia di Caserta  nonché presso le case circondariali di  Saluzzo e Sulmona i carabinieri del nucleo Investigativo di Caserta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal tribunale del riesame di Napoli, a seguito di ricorso della direzione distrettuale antimafia partenopea, nei confronti di quattro persone ritenute, a vario titolo, responsabili di associazione di tipo mafioso (clan dei Casalesi - fazione Schiavone) e dell’omicidio di Crescenzo Laiso, classe 1979, avvenuto a Villa di Briano nel pomeriggio del 20 aprile 2010.

La misura cautelare colpisce elementi di spicco del clan dei Casalesi. La vittima fu freddata dai suoi assassini mentre era alla guida di una Smart in via Castagna del Comune di Villa di Briano. Nella circostanza cercò di sottrarsi al fuoco dei killer, sopraggiunti a bordo di una motocicletta, abbandonando l’auto e scappando a piedi ma fu raggiunto da una raffica di proiettili che non gli lasciò scampo. Dall’esame autoptico emerse che la vittima era stata attinta da ben 13 colpi di arma da fuoco.

I provvedimenti restrittivi costituiscono il risultato di un’attività investigativa coordinata dalla procura della repubblica di Napoli, direzione distrettuale antimafia, avviata nel 2016.