Benevento

Votando la fiducia a Conte al Senato, Sandra Lonardo, eletta con Forza Italia e oggi nel Gruppo Misto entra di fatto in maggioranza e ci fa entrare Noi Campani, in attesa probabilmente di altre iniziative pure annunciate dal leader di Noi Campani e marito di Sandra Lonardo, Clemente Mastella. La Lonardo si è distinta nella seduta di ieri con un intervento che è andato oltre il mare di retorica trita e ritrita puntando su un assunto evidente: «Inutile metterla su un piano di immoralità della responsabilità: oggi sono responsabile io, ieri lo siete stati voi, chi con Scillipoti, chi per fare il Governo coi Cinque Stelle...di che parliamo?». 


E ha rivendicato che è una fiducia sine conditio: «Nulla ho chiesto, nulla chiederò». Ora, stante la validità della tesi secondo cui ad oggi ogni discorso che ha velleità di superiorità morale di una parte politica rispetto a un'altra, qualunque essa sia, non ha alcun valore, è altrettanto lecito che una parte politica componente della maggioranza possa ambire a un ministero. 


E allora sarebbe sensato che Noi Campani ambisca, e perché no, chieda, la titolarità del ministero all'Agricoltura lasciato vacante dalla Bellanova e da Italia Viva. Se non per la signora Lonardo, direttamente per il sindaco di Benevento: col Recovery si giocherà una partita importantissima, il Sannio e le aree interne forse saranno chiamati all'ultima occasione per lo sviluppo e proprio l'Agricoltura, intesa come innovazione delle aziende, una viticoltura d'eccellenza, turismo sostenibile, tutela delle risorse naturali, potrebbe essere la chiave di volta. Coordinare questa congiuntura a capo di un Ministero, non quello della Famiglia, ma proprio quello dell'Agricoltura, significherebbe avere l'opportunità concreta di essere protagonisti nella svolta del Sannio e delle aree interne verso lo sviluppo, molto più che da sindaco del comune capoluogo.