"Quello che sta accadendo in Bosnia - commenta l'assessore alle relazioni internazionali Marco Lombardo - non puo' essere ignorato perche' la condizione di migliaia di migranti deve portare a una mobilitazione delle istituzioni a tutti i livelli".
Per Lombardo, che a nome della Giunta condivide l'idea di aprire corridoi umanitari, "serve un intervento comune per impedire respingimenti alle frontiere, che stanno moltiplicando le sofferenze di donne, uomini e bambini".
Quanto sta accadendo "ci riguarda anche come comunita' bolognese perche' una delle citta' coinvolte e' Tusla, in Bosnia, con la quale c'e' un rapporto di gemellaggio sin dagli anni Novanta non solo su temi della cultura e del turismo, ma anche sui della tutela dei diritti fondamentali delle proprie radici".
"Ci metteremo a disposizione - annuncia Lombardo - anche per interloquire con l'amministrazione di Tusla per capire come poter porre le condizioni per aprire corridoi umanitari e raccogliere la disponibilita' del mondo del terzo settore che risponde sempre presente quando ci sono richieste di accoglienza e di solidarieta'". "Di fronte a queste situazioni di urgenze non ci si puo' voltare dall'altra parte e si puo' raccogliere a tutti i livelli istituzionali la richiesta di aprire corridoi umanitari.
E' dovere di tutti garantire che ci siano condizioni di accoglienza che possano mantenere la sicurezza e le regole di prevenzione in una situazione di pandemia", conclude Lombardo.