Si attesta al 7,74%, in calo rispetto a ieri (8,25%) il rapporto positivi-test in Campania. I nuovi contagi censiti sono 1.132 (di cui 94 sintomatici) su 14.611 tamponi, di cui 11 antigenici. Il bollettino dell'Unita' di crisi segnala 23 vittime, di cui 9 decedute nelle ultime 48 ore e 14 risalenti ai giorni precedenti; 1.488 i guariti. In risalita il numero dei posti letto occupati, 97 in terapia intensiva (+4 rispetto a ieri) e 1.432 quelli di degenza (+31). 

La campania intanto manitiene saldo il primato delle vaccinazioni in Italia, ma questo risultato rischia di essere compromesso per la brusca frenata annunciata dal colosso Pfizer nella consegna delle nuove forniture. Da lunedi arriverà il 30 % in meno delle dosi previste. Cambia il calendario vaccinale dunque per la Campania che è al 97% della copertura immunitaria, 90mila persone circa. Il rischio è di non avere fiale sufficienti per la seconda dose di richiamo per chi si è vaccinato tre settimane fa. Il 18 gennaio arriveranno solo 32 mila dosi a fronte delle 43mila assegnate alla nostra regione. 

La Regione tuttavia ha avuto rassicurazioni sulla decisione dell'industria farmaceutica di riprendere la spedizione normale a partire dalla settimana del 25 gennaio.  Si conta dunque di tornare nella piena programmazione per passare a  meta' febbraio  alla fase due.

Intanto  dalla Asl Napoli 1 Centro si fa sapere che sono state eseguite le somministrazioni dei vaccini sulle quattro Residenze sanitarie assistenziali per anziani esistenti in citta'. Dei 109 ospiti, solo 99 sono stati vaccinati: gli altri 10, direttamente o tramite i propri tutori, hanno scelto di non aderire alla campagna di immunizzazione. 

Nelle corsie del Cardarelli e del Cotugno è allarme: da giorni si registrano più pazienti al pronto soccorso, causati secondo gli esperti, dai contatti durante le festività natalizie. nella sola Napoli, 2.588 casi, più 18 per cento rispetto alle due settimane precedenti Il tasso di mortalità è quasi il doppio rispetto a quello del resto della Campania. Pesa la chiusura di inteei reparti dell'ospedale del mare. A una settimana dalla voragine nel parcheggio scatta il trasferimento della metà dei pazienti ricoverati: lo smottamento ha lasciato i reparti al gelo e senza acqua calda sanitaria.