Savignano Irpino

 

Il Gran Maestro dei Templari del Gusto Brian Liotti rilancia tra i borghi più belli della cucina italiana, Savignano Irpino. Riflettori puntati sulla Valle del Cervaro, una vetrina prestigiosa, attraverso una guida molto interessante fatta di itinerari, luoghi e scorci da visitare, ricette e tanto altro ancora da mostrare.

Questa la fotografia su Savignano Irpino durante l’affascinante reportage di Brian Liotti, nativo di Napoli insieme alla sua compagna di viaggo Daniela Scrima di Greci, altro piccolo comune meraviglioso, ricco di storia e tradizioni della Valle del Cervaro:

“Siamo in Irpinia quasi al confine con la Puglia e la Daunia. Percorriamo la Statale 90 delle Puglie in direzione di Foggia, dopo aver attraversato Ariano Irpino e passato la frazione di Camporeale, da lontano su due colli scorgiamo due borghi che si guardano quasi per controllarsi a vicenda, a sinistra l’antico borgo di Greci a destra su un colle un pò più basso Savignano Irpino con la sua inconfondibile sagoma. Arriviamo a Savignano scalo e saliamo per arrivare al paese.

Savignano Irpino è un tranquillo borgo irpino con una popolazione che sfiora le 1300 unità, ha origini molto antiche, addirittura è menzionato in un documento dell’VIII secolo col nome di “Fundus Sabinianus”, quindi collegato ad un tale “Sabinius” come si può rilevare da una lapide rinvenuta in zona.

Il paese ha attraversato i secoli vivendo fasi alterne, il periodo medievale, la dominazione Longobarda, quella Normanna e la sua storia ci parla di lotte cruente tra possidenti, feudatari. Savignano è stato feudo di famiglie nobili come i Maletta, i Manfredo, i Novello Dolfi, Bernardino e gli Spinelli.

Poi Savignano fu interessato anche dagli echi della Rivoluzione Napoletana del 1799 e molti anni dopo fu teatro come tanti altri paesi dell’entroterra, del fenomeno del brigantaggio. Insomma un paese ricco di spunti storici.

Sono in giro con la mia Daniela, parcheggiamo l’auto nei pressi di corso Vittorio Emanuele, poco dopo la bella Fontana Angelica, costruita nei primi del 900, così chiamata perché l’acqua che fuoriesce da lì giunge da Monte Sant’Angelo. Facciamo il percorso a piedi fino alla Chiesa Madre dedicata a San Nicola e Sant’Anna e al Castello dei Guevara, antico maniero prima Longobardo, poi Normanno che dall’alto domina tutta la valle del Cervaro. 

Il suo centro storico è un piccolo gioiello e comprende tutte le costruzioni comprese tra il Castello e la Chiesa di San Nicola. Di tanto in tanto ci si può sedere e ammirare il panorama, Savignano infatti sorge in una posizione elevata ( siamo a quasi 700 metri di altezza).

Camminare nel centro antico di Savignano vi regalerà emozioni davvero piacevoli, noterete antichi portali, palazzi storici, come Casa Albani e Palazzo Orsini, fatto costruire nel 1727 da Papa Benedetto XIII.

Siamo rapiti dalla tranquillità del luogo, notiamo scorci davvero caratteristici. Attraversata Porta Grande, l’antica porta di accesso alla parte più antica del borgo, notiamo che il nucleo urbano mostra una chiara matrice medievale e dopo un pò di cammino giungiamo alla bellissima Chiesa Madre dedicata a San Nicola e Sant’Anna che risale all’anno 1000, con una bella facciata tutta in pietra e ben 3 rosoni. All’interno è ricca di opere d’arte ed è stata riportata all’antico splendore grazie alla comunità e alle varie amministrazioni comunali e alla volontà e alla tenacia del parroco Don Salvatore Olivieri. Oggi questa Chiesa rappresenta ancor di più un piccolo vanto per la comunità savignanese.

Continuiamo la nostra passeggiata in completo relax fino al Castello Guevara, oggi restaurato e sede di eventi e piccoli congressi. Da li raggiungiamo il Belvedere della Tombola, da dove lo sguardo si perde sulla Valle del Cervaro. Tutto davvero molto bello. Decidiamo di tornare alla nostra auto e girare un pò fuori dal paese.

Savignano Irpino è inserito in una natura rigogliosa, interessanti itinerari sono le sorgenti di acqua sulfurea, il bosco ceduo e il laghetto Aguglia.

Nel territorio savignanese ci sono anche ottimi prodotti tipici: il buon olio della zona, e poi formaggi e pasta fatta a mano.

Molto interessante è il programma degli appuntamenti estivi che va dalla fine di Luglio a metà Agosto. Da ricordare soprattutto la Festa di Sant’Anna, vero e proprio momento di aggregazione e la sagra delle orecchiette (squisite!) a metà Agosto. Savignano Irpino è un piccolo borgo ricco di storia inserito in un bel contesto naturale. Un luogo da scoprire.”

“L’idea dei ” Templari del Gusto” - afferma Brian Liotti - è un mio sogno che ha preso forma e nasce con una finalità ben precisa: andare con il mio gruppo di esperti e collaboratori alla scoperta dei borghi storici, valorizzare i fantastici prodotti tipici italiani, magari anche quelli meno noti e diffondere  il piacere puro dell’arte culinaria, perché la cucina di un popolo racconta la sua storia, le sue tradizioni.”

Brian, nasce a Napoli e mostra fin da piccolo spiccate capacità "artistiche" e senso estetico. E' speaker radiofonico di fama nazionale, autore, presentatore, doppiatore, scrittore, blogger, esperto di marketing e comunicazione. E' un grande appassionato di gastronomia, profondo conoscitore dei prodotti tipici, ha un debole per i borghi storici ed è uno strenuo difensore delle tradizioni anche a tavola, contro ogni forma di omologazione e "globalizzazione del gusto". I suoi racconti e le sue recensioni, sempre molto dettagliate, sono paragonabili ad un viaggio dove il gusto cede il passo alle emozioni.

Gianni Vigoroso