"Sulle "cartelle pazze" si consuma l'ennesima brutta pagina di politica a Scafati. Al sindaco chiediamo di applicare il metodo del "buon padre di famiglia". I residenti non possono pagare questi disagi enormi".
Così Scafati Arancione interviene sulla raffica di avvisi, ai concittadini contribuenti, per la Tari del 2015. "Da tempo diciamo che la gestione dei tributi ha bisogno di riflessioni giuste e non figlie degli umori delle amministrazioni. Sono stati fatti degli errori da chi governava prima e da chi sta amministrando adesso . Ora, è davvero inutile mettersi le medaglie in petto con i soliti "noi lo avevamo detto". C'è sempre da ricordare una cosa ben precisa: chi ha l'onere di governare questo Comune ha trovato solo macerie. Quelle causate da un commissariamento per infiltrazioni camorristiche. Certamente, poco o nulla è stato fatto per risalire la china. Ecco perché chiediamo al sindaco Salvati di non giocare sull'approssimazione, ma di avvalersi di persone esperte in settori nevralgici della comunicazione. In piena emergenza Covid, non si possono tartassare gli scafatesi. Ci auguriamo, quindi, che possano essere attuate tutte le misure per evitare l'ennesimo errore. Le tasse vanno pagate ma non si può seminare il panico nei confronti di chi ha già pagato o di coloro che non erano tenuti a pagare”.